Murad, 14 mesi in carcere per una traduzione sbagliata
Il 4 dicembre 2015 sbarcava a Pozzallo Murad Al Ghazawi, un siriano oggi 22enne in fuga dalla tragedia del suo paese. Arrivato in Italia, l'accoglienza non è stata come l'avrebbe immaginata: ritenuto legato ad una formazione jihadista vicina a Daesh, il giovane è stato detenuto per un anno con l'accusa di terrorismo. Pochi giorni fa la sentenza: assolto "per insufficienza e/o contraddittorietà della prova". IL PASSAPORTO DELLO STATO ISLAMICO Nel telefono di Murad è stato trovato un documento in arabo ritenuto un "passaporto dello Stato Islamico", un "lasciapassare per jihadisti per muoversi in Europa" o un "diploma dell'Isis", a seconda delle interpretazioni. In realtà la "dichiarazione di non…