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Quello che non torna sulla strage alla Mecca

Quello che non torna sulla strage alla Mecca

I disordini nel pellegrinaggio alla Mecca - Il pellegrinaggio alla Mecca è il più grande raduno di tutti i musulmani al mondo. Nel quinto pilastro dell’Islam ogni musulmano ha l'obbligo di recarsi alla Mecca almeno una volta nella vita se i suoi mezzi lo consentono. Non è la prima volta che avvengono disordini durante questo pellegrinaggio, ma la strage di quest’anno con l’alto numero di vite umane perse e le polemiche sulla mancata sicurezza hanno creato una forte polemica che non sembra attenuarsi. La causa principale della tragedia è da imputarsi all’intenso afflusso di pellegrini nella zona di Mina alle porte della Mecca.…
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Libia, il parlamento riconosciuto prolunga il proprio mandato

Libia, il parlamento riconosciuto prolunga il proprio mandato

di Alessandro Pagano Dritto #Breaking#Libya's HoR has just voted to extend its mandate by 6 months. The move won't be a welcome development on many levels.. #Libya — Mohamed Eljarh (@Eljarh) 5 Ottobre 2015   Il 5 ottobre 2015, mentre continuavano i colloqui con le Nazioni Unite e si concordava un nuovo incontro nell'ormai tradizionale sede della città marocchina di Skhirat, il parlamento internazionalmente riconosciuto della Libia orientale (House of Representatives, Casa dei Rappresentanti, HOR) votava per il prolungamento del proprio mandato. La dinamica della votazione non è ancora chiara, anche perché lo stesso portavoce della HOR Faraj Buhashim, citato…
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La memoria dell’evanescenza. Le immagini di Alan Kurdi e la nostra empatia

La memoria dell’evanescenza. Le immagini di Alan Kurdi e la nostra empatia

di Giovanni Gugg [illustrazione in copertina di Augusto Metztli] Guardare? Nel suo saggio «Davanti al dolore degli altri», citato spesso negli ultimi tempi, Susan Sontag scrive che «le fotografie sono uno strumento per rendere “reali” (o “più reali”) situazioni che i privilegiati, o quanti semplicemente non corrono alcun pericolo, preferirebbero forse ignorare». Secondo alcuni, la crudezza di certe immagini spingerebbe a “prendere coscienza” dell'orrore, permetterebbe di comprendere l'enormità e l'insensatezza di certe atrocità, che si tratti di guerra, carestie, persecuzioni, viaggi estenuanti e pericolosi attraverso montagne, deserti e mari. Ma Sontag sa bene che le fotografie non hanno un linguaggio…
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Il mare di sabbia

Il mare di sabbia

di Stefano Rota La terza intervista che viene pubblicata nel blog Transglobal ha coinvolto tre giovani nigeriani richiedenti asilo. Vi si delinea quello che, a mio parere, rappresenta un nuovo periodo delle migrazioni verso l’Italia, che ha nel “profugo” il suo soggetto centrale e predominante. Le due precedenti interviste pubblicate in questo blog, Vedevo tutto bianco e Nel ventre del drago, hanno provato a descrivere, nei termini oggettivamente - e soggettivamente - limitati che un’intervista può concedere, rispettivamente il primo e il secondo periodo. Con l’intervista che segue, quindi, si intende provare a chiudere il cerchio, il cui tratteggio è cominciato…
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Le pescatrici di meduse dell’Indonesia

Le pescatrici di meduse dell’Indonesia

testo e foto di Jemy Haryanto È l’una di pomeriggio. Ed ho appena finito di pranzare. Dopo aver sorseggiato una tazza di caffè preparatami dalla moglie di un amico, saluto tutti per continuare il mio viaggio verso la zona di confine. È davvero un pomeriggio caldo. Il sole splende sopra la città di Sambas. Ma il confine è ancora molto lontano. Mi ci vorranno circa otto ore in moto per raggiungere la zona. Il fattore principale che rende lento il mio viaggio sono le infrastrutture, in particolare le condizioni della strada, ben lontane da quelle sperate. Danneggiata, ricca di buche, polverosa,…
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