Cultura

Il Mozambico e il suo popolo secondo “Il racconto di Nadia”

Il Mozambico e il suo popolo secondo “Il racconto di Nadia”

di Ilaria Bassi Il racconto di Nadia, seconda opera della scrittrice Amilca Ismael, originaria del Mozambico ma di adozione italiana ormai dal 1986, pubblicato dal gruppo Albatros è un romanzo intenso, crudo e delicato allo stesso tempo, che parla di affetto, amicizia ma soprattutto di guerra, di razzismo, di patriarcato e sfruttamento. La narrazione viene introdotta da un escamotage narrativo, l’incontro tra due donne, Elisa e Nadia, entrambe originarie del Mozambico, in volo dal loro paese natio verso Milano e Lisbona. Tra le due nasce subito un’intesa e dopo alcuni preamboli iniziali Nadia decide di aprirsi e raccontare ad Elisa…
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Artisti libici: combattiamo Gheddafi coi pennelli

Artisti libici: combattiamo Gheddafi coi pennelli

Gheddafi, durante i decenni di dittatura, era sempre stato raffigurato solo in pitture regali o scolpito in statue e busti sparsi e osannati in tutto il Paese. Da febbraio scorso – cioè dall’inizio della rivoluzione libica – , in diverse cittadine in mano ai ribelli, alcuni rivoluzionari si sono armati di pennelli e acrilici. Sono convinti che, per combattere un tiranno, un pennello possa essere tanto potente quanto un kalashnikov. “Ognuno sostiene la rivoluzione coi propri mezzi”, dice uno degli artisti, Mohammed Zamoul, un ex guidatore di bulldozer. “Alcune persone combattono, io uso il pennello”. L’enorme murale di Gheddafi che…
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“Cose dell’altro mondo ci diffama”. Veneti contro il film di Abatantuono

“Cose dell’altro mondo ci diffama”. Veneti contro il film di Abatantuono

"Conviviamo con i fondamentalisti islamici, gli zingari, i fancazzisti albanesi: prendete il cammello e andate a casa" urla Diego Abatantuono in "Cose dell'altro mondo", film di Francesco Patierno che parteciperà alla prossima Mostra di Venezia nella sezione Controcampo e che vede come protagonista ha proprio il mattatore di "Eccezzziunale veramente". Negli ultimi giorni il film è stato oggetto di diverse polemiche per via del tema trattato: un Veneto abitato da leghisti, per lo più razzisti, che si ritrova privo di immigrati regolari. Sulla vicenda si è pronunciato anche un deputato del Carroccio, Massimo Bitonci, che ha avanzato un'interrogazione parlamentare sulla pellicola.…
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Al Teej Festival la Danza dell’amore. Un rito tra antichità e modernità

Al Teej Festival la Danza dell’amore. Un rito tra antichità e modernità

Di Susanna Orlandi Nel mese di luglio è stata avviata la nuova edizione del Teej Festival, manifestazione celebrata con grande entusiasmo dalle donne indiane, che si protrarrà fino alla fine di agosto. Il festival che si svolge nella città di Jaipur, nota per la cura nella diffusione della cultura e delle tradizioni, si vuole fare portatore di due significati, uno religioso e uno climatico. Infatti, parte dell’evento è dedicata  alla celebrazione di Lord Shiva e della dea Parvati i quali, secondo un mito indù, si riunirono dopo una penitenza di 100 anni. Non solo, oltre l’aspetto religioso si festeggia l'arrivo…
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Homo migrans: riconoscersi stranieri fra gli stranieri

Homo migrans: riconoscersi stranieri fra gli stranieri

Di Luca Ortello Il 25 luglio 2011 si è tenuto in prima nazionale, nello splendido anfiteatro romano di Luni in provincia di Massa Carrara, lo spettacolo Homo migrans, scritto da Marco Rovelli, diretto da Renato Sarti con Moni Ovadia, Jovica Jovic , Mohamed Ba, Camilla Barone, presentato durante il Lunatica Festival, giunto alla sua XVII edizione. Sul palco montato dentro l’anfiteatro rischiarato dalla luna, Moni Ovadia, di origine ebrea anche se ateo, ha affrontato il tema dell’immigrazione e del multiculturalismo partendo dalla Bibbia: nel libro dell’Esodo Mosè parte dall’Egitto con gli ebrei tenuti in schiavitù dai Faraoni. Ovadia ci fa…
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