“Cose dell’altro mondo ci diffama”. Veneti contro il film di Abatantuono

“Conviviamo con i fondamentalisti islamici, gli zingari, i fancazzisti albanesi: prendete il cammello e andate a casa” urla Diego Abatantuono in “Cose dell’altro mondo”, film di Francesco Patierno che parteciperà alla prossima Mostra di Venezia nella sezione Controcampo e che vede come protagonista ha proprio il mattatore di “Eccezzziunale veramente”.

Negli ultimi giorni il film è stato oggetto di diverse polemiche per via del tema trattato: un Veneto abitato da leghisti, per lo più razzisti, che si ritrova privo di immigrati regolari. Sulla vicenda si è pronunciato anche un deputato del Carroccio, Massimo Bitonci, che ha avanzato un’interrogazione parlamentare sulla pellicola. Bitonci è lo stesso che, durante il mandato di sindaco di Cittadella (provincia di Padova), ha emanato un’ordinanza con la quale ha vietato il kebab.

Già all’inizio del progetto c’erano stati numerosi ostacoli alla realizzazione del film. Il sindaco di Treviso Gian Paolo Gobbo non aveva permesso le riprese in città, così gli attori e il team di produzione si erano visti costretti a spostarsi a Bassano del Grappa e dintorni. Infine le ultime polemiche, esplose dopo che il trailer era stato diffuso via internet. Secondo coloro che hanno criticato la pellicola, il personaggio interpretato da Diego Abatantuono, un piccolo imprenditore ed editore televisivo, rifletterebbe un’immagine falsamente razzista sia della categoria sia del posto.

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Per il governatore Zaia, Bitonci ha fatto la cosa giusta a presentare l’interrogazione parlamentare, dato che attraverso il film, “è stata infamata la gente del Nord” e in particolare i veneti. Ma, come dice il detto, “bene o male, l’importante è che se ne parli”: il film ha già riscosso parecchia pubblicità, che potrebbe rivelarsi fondamentale, dato che quest’anno alla Mostra i film italiani destinati a far parlare di sé sono veramente pochi.


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