Europa

L’Unione europea, la Russia e il nascente asse Varsavia-Sofia

L’Unione europea, la Russia e il nascente asse Varsavia-Sofia

di Kamen Kraev* È risaputo che oltre due decenni fa il continente europeo era diviso principalmente tra due blocchi geopolitici rivali: quello "occidentale", formato dall'EU e dal gruppo nord-atlantico, e quello "orientale", dominato militarmente ed economicamente dall'Unione Sovietica. Il blocco orientale occupava uno spazio geografico che si estendeva per le pianure del bassopiano sarmatico, fino alla costa baltica a nord e alle rive del Mar Nero a sud. Dopo il collasso del blocco orientale nel 1989 e dell'Unione Sovietica nel 1991, c'è voluta una decina d'anni prima che la struttura dell'Europa orientale fosse ristrutturata completamente. Lo stesso concetto di Europa orientale…
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Le strade di Belfast, tra muri che parlano e sogni di libertà

Le strade di Belfast, tra muri che parlano e sogni di libertà

di Fabio Polese* Sono passati più di 17 anni dal Good Friday Agreement, gli accordi di pace firmati nell’aprile del 1998 dal governo britannico ed irlandese e dieci da quando l’Irish Republican Army (IRA) ha annunciato l’inizio della distruzione degli armamenti. Il 28 luglio di dieci anni fa l’Ira, con un comunicato storico, annunciava l’inizio dello smantellamento del proprio arsenale. «Il comando della Oglaigh na hEireann – IRA in gaelico - ha formalmente ordinato la fine della campagna armata. Tutte le nostre unità hanno ricevuto l’ordine di deporre le armi». La distruzione completa dell’arsenale – quasi tutto di provenienza libica…
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Un attivista palestinese a Idomeni

Un attivista palestinese a Idomeni

di Mohammed Matter Vento estremamente forte ad Idomeni, le tende volano via e la scuola di uno dei campi è totalmente distrutta. Per cortesia, mentre siete comodamente nei vostri letti, dedicate un pensiero alle migliaia di rifugiati che stanno dormendo per terra senza niente che possa proteggerli dal vento. Essere a Idomeni è una delle esperienze più dure della mia vita. Ascoltare i problemi delle persone e provare a coprire le loro storie non è un compito facile. Sono in un subbuglio di emozioni. Incontro volti di persone senza speranza, che stanno soffrendo molto, in circostanze davvero dure. La scorsa…
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Idomeni, #OverTheFortress

Idomeni, #OverTheFortress

di Riccardo Bottazzo Non si fa mai. Non si comincia mai un articolo con una dedica, giusto? Ma questa volta cominciamo a raccontare cosa sono andati a fare più di 250 ragazze e ragazzi in quel mare di fango e di tende rabberciate che è il campo profughi di Idomeni, mentre tutti gli altri italiani festeggiavano in tranquillità la loro pasqua, con una bella dedica. Anzi, due. A tutti quelli che: “Ma perché non ve li portate a casa vostra?” Ed anche a quelli che: “Fanno i profughi e hanno lo smartphone”. E cominciamo a raccontare partendo da un appello.…
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Io non odio

Io non odio

Zijo Ribić è miracolosamente sopravvissuto alla strage della sua famiglia e di tutti gli abitanti di Skocić, piccolo villaggio della Bosnia orientale, avvenuta nel luglio 1992. È il primo rom che ha portato in tribunale la questione del genocidio subito dal suo popolo durante la guerra in Bosnia-Erzegovina. La storia di Zijo è il soggetto della mostra fotografica Io non odio/Ja ne mrzim, di Andrea Rizza Goldstein e a cura di Ziyah Gafić (editing e post-produzione). Il reportage è un long-term project, che attraverso trenta immagini in bianco e nero, scattate tra il 2013 e il 2016, racconta la storia di Zijo. «La sua…
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