La voce delle donne sufi in Senegal
di Ali Colleen Neff, antropologa Dakar è una città florida. Dalla soglia del mio appartamento nella Medina, riesco a sentire la vita della città pulsare dalle sue alte mura di mattoni di fango, elevarsi dalle sue strade, propagarsi dai suoi altoparlanti. Le cinque chiamate quotidiane alla preghiera, pronunciate da centinaia di muezzin locali durante le ore sante, si fondono con i vibranti suoni dei mercati all'aperto. Questa città trabocca di voci. Ogni interazione nella cultura Senegambiana, soprattutto nell'affollato contesto urbano, richiede una speciale "danza comunicativa": un saluto ai parenti, una trattativa, una formalità, un commento spiritoso, una risata, un elogio, una benedizione. Le attività fonografiche…