Durante il "Festival Internazionale del Giornalismo" tenutosi a Perugia, ho avuto il piacere di incontrare e scambiare due parole con Dino Giarrusso, iena del programma LE IENE. Insieme abbiamo parlato della guerra in Yemen, una guerra dimenticata da tutti, una guerra che riguarda uno dei paesi con la posizione più strategica per la dominazione dello stretto di Bab el Madeb, che collega il Mar Rosso al Golfo di Aden, nonchè una via commerciale fondamentale per il mercato del petrolio. Lo Yemen risulta essere il paese più povero del Medio Oriente e da anni ormai viene conteso tra le due super potenze della regione per potersi garantire l'egemonia nell'area del Golfo, si tratta di Iran e Arabia Saudita. GUARDA L'INFOGRAFICA: LE DIFFERENZE (?) TRA ARABIA SAUDITA E STATO ISLAMICO Proprio con quest'ultima…
Il business delle armi non è mai stato così bene. Sebbene i paesi di Europa, Americhe e Africa comprino meno armi, l'aumento della domanda in Asia, Oceania e Medio Oriente è esorbitante. I cinque maggiori esportatori, che insieme rappresentano il 74% del volume totale del mercato, sono Stati Uniti, Russia, Cina, Francia e Germania. Il quadro tracciato dall'ultimo rapporto del Sipri, l'istituto internazionale sugli studi sulla pace con sede a Stoccolma, parla chiaro: nel mondo si vendono più armi rispetto a prima e questo flusso non ha alcuna intenzione di arrestarsi. Tra il periodo 2007-2011 e quello 2012-2016 il mercato è aumentato dell'8% raggiungendo valori record. Per individuare un'utenza equiparabile a quella attuale si deve tornare al 1990, quando c'era ancora l'Unione Sovietica. I grandi numeri asiatici Nel periodo preso in esame dall'Istituto, Asia e Oceania hanno aumentato…
Nati e cresciuti da esuli, non si sentono rappresentati e sono disposti a tutto per raggiungere l'Europa Rama è una ragazza palestinese che vive in un campo profughi del Libano e sogna di diventare una giornalista. È allieva di Luca Steinmann, che alla Scuola del giornalismo per i giovani palestinesi del Libano sostenuta da Lebanon Support e Majed Abu Sharar Foundation insegna fotogiornalismo e film-making. Rama sa che dentro un campo profughi non potrà mai essere una giornalista professionista. Ma lei sogna l’Europa. Nei suoi racconti spesso parla della Palestina e del desiderio di tornare in quella che sente essere la sua terra, pur non avendola mai vista. Migrando in Europa, dice, un giorno potrebbe ottenere un passaporto europeo con il quale recarsi in Israele, cosa che oggi le viene impedito. In Europa, dice, otterrebbe i diritti…
di Anna Reumert, antropologa alla Columbia University* Sono sempre di più i rifugiati afgani che si uniscono alle Guardie Rivoluzionarie iraniane a sostegno del regime di Assad in Siria. A gennaio un report di Human Rights Watch (HRW) ha mostrato che migliaia di rifugiati afgani in Iran – tra cui molti minori – sono stati costretti a combattere in Siria. A diversi di loro è stata minacciata la deportazione, e l'arresto per i famigliari, in caso di rifiuto. HRW ed Al Jazeera sostengono che le forze iraniane abbiano persino reclutato rifugiati afgani in carcere, offrendo loro un'amnistia o uno sconto della pena come ricompensa. Lo stipendio promesso per questi soldati arriva fino a 1000 $ al mese e prevede anche l'ottenimento della residenza una volta tornati in Iran. Ben pochi…
di Ejaz Ahmad I rohingya sono un gruppo etnico di fede islamica che vive principalmente nel nord della Birmania, al confine col Bangladesh. Non sono riconosciuti come minoranza etnica, linguistica e religiosa e vivono in una situazione di estrema povertà ed isolamento sociale essendogli precluso qualsiasi impiego pubblico o ruolo nella società birmana. I rohingya (una comunità di circa 800 mila persone) sono perseguitati da militari, politici e monaci buddisti nazionalisti. Più di metà della popolazione rohingya è fuggita dal paese per salvare vita, beni e familiari. Cinquecento mila vivono in Arabia Saudita come immigrati temporanei, centomila si sono rifugiati in Tailandia , dove non godono di nessun diritto di asilo politico. Duecentomila rohingya sono arrivati in Pakistan dopo la separazione indo-pakistana e infine quarantamila sono scappati in Malesia. I…