Mostra di Venezia, polemica per gli immigrati raccolti dal mare in “Terraferma” di Crialese
Il primo film italiano in concorso alla Mostra di Venezia, Terraferma di Emanuele Crialese, racconta la quotidiana vita di un'isola - facile l'accostamento a Lampedusa - "sconvolta" dall'emergenza clandestinità. Gli sbarchi vengono visti dagli occhi dei pescatori siciliani che, nell'indecisione se seguire l'ancestrale legge del mare oppure le leggi umane, scelgono di prenderli a bordo con loro, noncuranti delle nuove leggi che impongono di lasciarli alle autorità competenti per trattenerli nei ctp. In sala otto minuti di applausi accolgono il regista, che ha così commentato la pellicola: "Il mio film non parla di immigrazione, quello che sta accadendo nei nostri mari è una specie di nuovo Olocausto. La nostra è una risposta inadeguata, lasciare morire la gente tra le onde è un segno di enorme inciviltà, ma non ce ne rendiamo…