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Pena di morte nel 2014, l’infografica interattiva

Immaginate di essere imprigionati, in attesa di essere impiccati. Di sentire continuamente il rumore del ferro battuto dagli operai che preparano il patibolo destinato a voi. Selwyn Strachan, un ex prigioniero del braccio della morte di Grenada     Il rapporto di Amnesty International sulla pena di morte nel mondo nel 2014 rileva due fenomeni in potenziale contrasto. Da un lato, i paesi che hanno eseguito condanne a morte sono stati 22 - lo stesso numero del 2013. La pena capitale resta un’eccezione ed è concentrata fondamentalmente in Medio Oriente e Asia: Iran, Iraq e Arabia Saudita con il 72% delle esecuzioni totali. Se fossero noti i dati della Cina, la percentuale salirebbe al 90%. Ma questo paese continua a mantenere il segreto di stato. Dall’altro, le condanne a morte sono aumentate drasticamente: almeno 2466 a causa soprattutto di Egitto e Nigeria che hanno messo a morte nel…
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Libia, la comunità internazionale si riposiziona

di Alessandro Pagano Dritto (Twitter: @paganodritto Facebook: Cronache libiche)   Non si è ritenuto corretto che il lettore leggesse quanto segue rimanendo all'oscuro del fatto che il Dialogo Nazionale di cui tante volte si fa menzione qui sotto è alla fine stato fissato per il 14 gennaio 2015 e che il 14 gennaio 2015 è iniziato senza subire i precedenti rinvii. Tuttavia si è ritenuto che fosse fondamentale mantenere la periodizzazione avuta fin qui e che il lettore, saputo questo, potesse conoscere anche cosa fosse successo prima della data fatidica. Perciò si è ritenuto anche scorretto cambiare quanto - cioè tutto al di fuori delle Conclusioni - fosse già stato scritto prima di quella data: per non cadere nell'errore, sempre possibile, di scrivere col senno di poi. Grazie della comprensione.…
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La strage di bambini in Pakistan e il doppio gioco dell’ISI

Martedì 16 dicembre i Talebani hanno attacco una scuola militare in Pakistan uccidendo 132 bambini e nove persone dello staff. L'istituto si trova in Warsak Road nella zona nord occidentale di Peshawar ed è gestita dall'esercito pakistano per i bambini dei militari e dei civili.   Come affermato dagli stessi Talebani, la strage è stata pianificata in ogni dettaglio con l’obiettivo dichiarato di colpire duramente l’esercito al fine di vendicarsi dei recenti attacchi subiti dalle forze armate pakistane. In realtà la scelta di colpire una scuola non è determinata solo dal desiderio di vendetta. Le scuole, infatti, sono da sempre state tra i principali obiettivi dei Talebani, perché un popolo istruito porterebbe all’automatica distruzione del terrorismo, il quale raccoglie i propri membri soprattutto nelle zone povere e a basso livello…
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Libia, Nazioni Unite sotto accusa

di Alessandro Pagano Dritto (Twitter: @paganodritto)   Tripoli chiude alle Nazioni Unite: l'inviato Bernardino Leon persona non grata. Questo novembre 2014 potrebbe diventare il mese in cui le Nazioni Unite hanno perso la Libia. Parlare di rottura totale sarebbe probabilmente scandalistico e non del tutto vero, ma di certo l'armonia tra la United Nations Supporting Mission in Libya, (Missione di Supporto delle Nazioni Unite in Libia, UNSMIL) e le sedi dei due governi libici non è ai suoi massimi storici. Se a Est, a Tobruk, il rapporto non è mai stato messo esplicitamente in discussione, a Ovest, cioè a Tripoli, il rappresentante delle Nazioni Unite Bernardino Leon è stato dichiarato persona non grata sin dai primi del mese. Pare, dalle dichiarazioni rilasciate da esponenti del governo occidentale, che la questione…
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Nigeria, strage nella moschea ostile a Boko Haram

Un attacco suicida multiplo ha sventrato la moschea principale di Kano, durante la preghiera del venerdì. I fedeli sopravvissuti a questo attacco sono stati poi crivellati mentre tentavano di fuggire. Le persone uccise sono almeno 120, anche se alcune fonti parlano di 200 vittime. Mansur Liman, responsabile della BBC in lingua hausa, ha dichiarato a BBC News: "Anche se non è ancora ufficiale, al momento si ritiene che circa 200 persone siano state uccise nell'attacco. Un uomo che si è recato in ospedale ci ha detto di non aver mai visto qualcosa di tanto orribile". La moschea colpita si trova a Kano, la più grande città nel nord della Nigeria. Il luogo di culto si trova a fianco del palazzo dell'emiro Sanusi Lamido, che ha recentemente dato il proprio supporto alla formazione di…
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