Ieri sera il quartiere di Abbasseya al Cairo è stato di nuovo messo a ferro e fuoco. Sono 296 i feriti degli scontri tra manifestanti che tentavano di raggiungere la sede del Consiglio supremo delle forze armate, e coloro che invece erano dalla parte dell’esercito. Ha comunicarlo è il ministero della Sanità egiziano, precisando che 196 sono stati medicati sul campo e altri 100 sono ancora nelle strutture ospedaliere. Gli scontri sono esplosi quando un gruppo di manifestanti è partito da piazza Tahrir per dirigersi al ministero della Difesa a suon di slogan contro il potere militare. Dal lato opposto un gruppo a favore dell’esercito, si è opposto con dei blindati per impedire l’accesso alla zona del ministero. Dall’11 febbraio scorso, dopo la caduta del regime di Mubarak, l’Egitto è…
Ormai le hanno denominate le proteste del «Venerdì». Le piazze di varie città hanno già cominciato a riempirsi di alcune migliaia di cittadini egiziani. Tantissimi si son riversati in Piazza Tahir, al Cairo. Altri si sono recati ad Alessandria e Suez. Lo scopo della manifestazione è quello di strappare la promessa al Consiglio Supremo delle Forze armate, che è al potere da quando c'è stata la caduta di Hosni Mubarak, di velocizzare il processo di riforma e di dare inizio a dalle procedure giudiziarie efficaci e credibili contro gli esponenti del precedente regime e contro chi ha ucciso migliaia e migliaia di manifestanti.
di Jivis Tegno Il mondo arabo è attraversato da un vento di proteste e di libertà. Popoli che si ribellano contro i poteri dei dittatori che governano da decenni. Il movimento è partito dalla Tunisia e ha subito raggiunto alcuni paesi arabi. Dei 54 paesi che compongono l’Africa, più della metà dei presidenti hanno fatto ciascuno almeno 10 anni al potere, mentre una decina di loro addirittura un ventennio. Tiranni che governano paesi spesso ricchissimi di materie prime i cui guadagni provenienti dalle loro estrazioni vengono spartiti tra una ristretta classe di dirigenti corrotti. Ecco la classifica dei 10 dittatori africani al potere da più di 20 anni. 10 - Meles Zenawi (20 anni al potere). Presidente dell’Etiopia dal 1991. 9 - Idris Debby (21 anni al potere). Presidente del…
Dopo dieci anni di caccia all’uomo, ieri alle 5 ora italiana il Presidente statunitense Barack Obama ha annunciato l’uccisione di Osama bin Laden per mano delle forze speciali americane. Gli Stati Uniti sono in festa e anche il governo italiano ha manifestato la propria soddisfazione per questa vittoria su al-Qaeda. Ma che cos’è al-Qaeda? LE ORIGINI. Al-Qaeda, il cui nome significa “fondazione” o “base”, nacque nel contesto dell’invasione sovietica in Afghanistan (1979-1989), come evoluzione dell’organizzazione musulmana Maktab al-Khidamat (MAK) fondata nel 1984 a Peshawar (Pakistan). Secondo un’intervista rilasciata da Osama bin Laden ad Al Jazeera, nell’ottobre del 2001, l’organizzazione deve il proprio nome all’appellativo dato ai campi di addestramento contro il terrorismo sovietico, creati per i mujahideen da Abu Ubayda al-Banshiri. Il conflitto in Afghanistan vedeva schierati, da una parte,…
All’entrata di Benghazi ora campeggiano grossi graffiti sui muri: "Free Libya". Niente più poster e cartelloni inneggianti alla Jamahiriya di Muammar Gheddafi, iniziata dal primo settembre 1969. E pensare che, neanche 3 anni fa, Gheddafi aveva promesso innovazioni amministrative e una più ampia redistribuzione del reddito proveniente dal petrolio. Nello stesso anno a Tripoli è arrivata Condoleeza Rice, il primo segretario di Stato Usa a fare visita in Libia dal 1953. Pochi giorni prima invece era arrivato l’accordo con il premier italiano Berlusconi sui 5 miliardi di “indennizzo”, tra cui 2.3 impegnati per i 1.700 chilometri che dividono la Tripolitania dalla Cirenaica, oltre il golfo della Sirte. Negli stessi mesi veniva portato avanti l’acquisto dei diritti da parte della British Petroleum su un giacimento di olio e gas al largo…