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Cooperazione Ue-Corno d’Africa, “Non frontiere, ma ponti”

foto di Monica Ranieri Un’Europa che non alza muri ma costruisce ponti. È questo il messaggio che è stato lanciato venerdì 28 novembre a Roma, con una conferenza stampa presso la Camera dei Deputati per presentare la campagna “Giustizia per i nuovi desaparecidos”. Il progetto ha l’obbiettivo di denunciare le continue morti e sparizioni di migranti nell’area mediterranea, ricostruire la verità, sanzionare i responsabili e rendere giustizia a vittime e familiari. Tutto questo in occasione del Processo di Khartoum (EU-Horn of Africa Migration Route Initiative – HoAMRI) la cui Conferenza Ministeriale di lancio si è tenuta nello stesso giorno in grande segreto presso l’NH Midas Hotel. Davanti a Palazzo Montecitorio, anche una manifestazione organizzata da “Italians for Darfur” per denunciare lo stupro di massa di 210 donne in Darfur e…
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“La nostra Palestina ora è l’Europa”

di Stefano Fogliata “Sono palestinese di Haifa, nata in Siria nel campo di Yarmouk due anni dopo la Nakba”. Esordisce così Etaf Al Shora, presentandosi come figlia della “catastrofe” palestinese nel 1948 conseguente alla creazione di Israele. L’anziana donna è una dei circa 540.000 palestinesi che abitavano in Siria prima dello scoppio della guerra civile; il campo di Yarmouk, 8 km a sud di Damasco, ne ospitava circa 200.000 ed era considerato il centro politico e culturale nel paese dei rifugiati nel paese. “Nonostante le difficoltà iniziali dopo la fuga nel 1948 - prosegue Etaf-  siamo riusciti a costruirci una nuova vita in esilio. Per più di 60 anni abbiamo continuamente costruito abitazioni sopra le precedenti per poter ospitare le nuove generazioni. Tutti i mie sette figli si sono sposati…
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Nove film su muri e confini

Cisgiordania; Messico e le sue due violente frontiere, a sud con il Guatemala, a nord con gli Usa; i "transiti" dal sud del Mediterraneo verso il nord Europa; il Kosovo. Sono alcuni dei tanti muri, materiali o invisibili, cresciuti dopo la caduta di quello più famoso, Berlino. Muri che le telecamere di giovani cineasti indipendenti hanno rappresentato attraverso gli occhi di chi tenta di distruggerli o, almeno, oltrepassarli. Da lunedì 3 a venerdì 28 novembre 2014 la Biblioteca Guglielmo Marconi e la Biblioteca Nelson Mandela ospiteranno la rassegna cinematografica Muri e frontiere. Un’umanità in fuga, a cura del Servizio Intercultura - Roma Multietnica. Il programma prevede proiezioni di film alla Biblioteca Marconi e documentari alla Mandela, alla presenza dei registi, e con la partecipazione di giornalisti esperti di frontiere e…
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Italia e Grecia condannate per le espulsioni illegali. In memoria di Zaher…

Zaher non doveva morire. Il suo lungo viaggio verso l'Europa avrebbe dovuto concludersi sulla banchina del porto di Venezia. Zaher non avrebbe dovuto nascondersi sotto quel tir che lo ha schiacciato, per cercare di superare il controllo della polizia di frontiera italiana. Zaher avrebbe dovuto uscire a testa alta dalla stiva della nave dove si era imbarcato di nascosto a Patrasso. Ad accoglierlo, avrebbero dovuto esserci operatori sociali e sanitari e non poliziotti pronti a rimandarlo indietro, affidandolo agli stessi aguzzini da cui cercava di scappare. Era solo un bambino, Zaher. Dal suo paese nelle montagne d'Afghanistan aveva portato con sé solo il suo quaderno di poesie e tanta voglia di vivere. L'11 dicembre del 2008, Zaher è stato ucciso da una frontiera che non doveva esistere e da pratiche di respingimento…
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“Ogni giorno è 3 ottobre”

"Un anno fa, 368 tra uomini, donne e bambini morivano annegati al largo della spiaggia dei Conigli di Lampedusa. Di quella giornata ricorderemo sempre la straziante fila di sacchi di plastica allineati in un hangar grigio, le lacrime dei soccorritori". Cecilia Strada, presidente di Emergency, commemora così sul profilo Facebook dell'ong la strage avvenuta l'anno scorso a Lampedusa. "E dolore, rabbia, polemiche, promesse. Poi, come troppo spesso accade quando si parla di migranti, è tornato il silenzio. Fino alla strage successiva, fino a quella dopo ancora". "E magari", continua Cecilia Strada, "la prossima strage la chiameremo ancora ‘tragedia’: per non dover affrontare il problema, per non ammettere che ogni giorno è il 3 ottobre. Secondo l’ultimo rapporto dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, infatti, nel 2014 sono 3.072 le persone morte nel tentativo di…
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