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La cittadinanza mediterranea passa per la Sicilia

di Debora Del pistoia È un’edizione speciale questa del Sabir Fest 2016, un’edizione doppia dato che il Sabir si espande e arriva a includere due città in due settimane di programmazione diversamente declinati (“Vuoti di memoria”, Messina 6-9 ottobre, “Città arcipelago”, Catania 13-16) in un’ottica di creazione di spazi in cui si possa parlare del futuro del Mediterraneo, di culture e cittadinanza mediterranea. Il Sabir Fest, che nasce nel 2014 da un’iniziativa di Mesogea, COSPE onlus, Associazione Musicale Etnea, People on the Move e Sabir Srl, ha una dimensione culturale, letteraria, artistica, di performance, di incontri con autori e autrici del Mediterraneo, ma anche una dimensione politica e di dibattito sulle sfide del Mediterraneo legate a temi quali la crisi come opportunità, le migrazioni e le identità in un’ottica inclusiva. Questa…
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Il jazz etiope di Mulatu Astatke

La maggior parte della nostra musica etiope si basa su cinque note [pentatoniche]. Quello che ho fatto è stato fondere i cinque toni con 12 toni. Per molti anni ho avuto modo di sperimentare, e più lo faccio più diventa complesso. [Mulatu Astatke] New Orleans è indiscutibilmente vista come il luogo di nascita del jazz, dove gli schiavi africani crearono una musica innovativa che fonde elementi africani con tradizioni occidentali. Nel XX secolo il jazz (e le successive forme musicali afro come soul, funk e rumba cubana) ha ri-attraversato l'Atlantico, prima attraverso le registrazioni e poi grazie agli artisti in tour. Lì, i musicisti africani ne hanno immediatamente riconosciuto le radici, adattato alcuni sound, alterato altri e, nel processo, creato forme musicali interamente nuove. In Etiopia uno dei primi grandi musicisti a gettare le basi per l'ethio-jazz fu Nerses Nalbandian. La…
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Amal Kaawash, dalla nakba illustrata al cantautorato palestinese

Per i più Amal Kaawash, disegnatrice e cantante palestinese nata in Libano è conosciuta soprattutto per la immagine della bambina Meiroun, che porta il nome del villaggio palestinese da cui proviene la sua famiglia. Come tanti altri, anche Meiroun subì la pulizia etnica del 1948. E proprio con Meiroun, Amal ha vinto il primo posto nel concorso dedicato ad Handala per commemorare la Nakba Palestinese. I suoi disegni sono pubblicati su Assafir (giornale libanese) e vari media e piattaforme social."Quando ho iniziato la pubblicazione dei miei disegni su Meiroun nel mio blog, lei era solo una bambina con due trecce, una silhouette senza caratteristiche. Poi, un giorno, un commentatore del blog mi ha chiesto il suo nome, così ho deciso di chiamarla Meiroun", spiega. Per Kaawash, Meiroun è una rappresentazione della condizione delle donne nel mondo: "Per…
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Amore e identità in Fadwa Tuqan

Le sue poesie politiche sono lame taglienti, infiammate dalla rabbia, un grido che diventa collettivo e rappresentativo di un intero popolo di Francesca Trognoni* Hanno tracciato la rotta verso la vita l’hanno intarsiata di corallo, di agata e di giovane forza hanno innalzato i loro cuori sui palmi di carbone, di brace e di pietra E con questi hanno lapidato la bestia del cammino Questo è il tempo di essere forti, sii forte La loro voce è rimbombata alle orecchie del mondo e il suo eco si è dispiegato fino ai confini del mondo Questo è il tempo di essere forti E loro sono diventati forti… E sono morti in piedi Illuminando il cammino scintillanti come le stelle baciando le labbra della vita. È il 1991 quando Fadwa Tuqan, 74 anni,…
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Le migrazioni qualificate ai tempi dei tagli alla ricerca

Aumenta il numero dei laureati che emigrano all'estero così come quello dei laureati stranieri in Italia. Eppure gli sbocchi lavorativi continuano a latitare e l'Italia è decisamente sotto la media europea per quanto riguarda investimenti in istruzione, ricerca e sviluppo. Nel 2015, secondo l’Istat, sono rimpatriati 30.052 italiani, mentre 102.259 connazionali hanno spostato la propria residenza in paesi esteri. Questo andamento ci riporta 40 anni indietro. Nel 1974 gli espatri, che nel periodo del Dopoguerra arrivarono a superare annualmente le 200mila e anche le 300mila unità (con il picco di 387mila nel 1961), scesero a poco più di 100mila. Successivamente questo livello è stato superato solo due volte: nel 2004 e, per l’appunto, nel 2015, quando la metà degli espatriati risulta costituita da laureati e diplomati, evidenziando l’emergere di consistenti…
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