Due giorni fa la notizia di un attacco con tiri di mortaio contro il Camp Liberty che a Baghdad ospita un gruppo di 3.000 dissidenti iraniani ha fatto il giro del mondo, suscitando scalpore e reazioni dal mondo politico internazionale. A 48 ore dall’attacco è Amnesty International a chiedere alle autorità irachene di indagare con urgenza sull’accaduto. La stessa Amnesty auspica che le indagini chiariscano l’operato delle forze di sicurezza irachene prima e durante l'attacco e di spiegare perché esse non siano riuscite ad impedirlo. Hassiba Hadj Sahraoui, vicedirettrice del Programma Medio Oriente e Africa del Nord di Amnesty International, ha dichiarato: <<Si è trattato di un attacco spregevole. Le autorità irachene devono assicurare non solo che i responsabili siano portati di fronte alla giustizia, ma anche che i residenti…
Al via l'originale iniziativa di Amnesty International che a un mese dalle elezioni nazionali del 24 e 25 febbraio ha lanciato “Ricordati che devi rispondere. L’Italia e i diritti umani”, un progetto che sottoporrà ai leader delle coalizioni in lizza (Berlusconi, Bersani, Giannino, Grillo, Ingroia, Monti e Pannella) e a tutti i candidati delle circoscrizioni elettorali, un’agenda in 10 punti per i diritti umani. “Il benessere di un paese si misura anche dal rispetto dei diritti umani. Oggi, alla luce dei fatti, in Italia questo rispetto non è assicurato” – ha dichiarato Christine Weise, presidente di Amnesty International Italia. “Essere donne, partecipare a una manifestazione, essere migranti, rom, gay, detenuti significa rischiare di subire violazioni dei diritti umani. In tempi di crisi economica, con l’aumento delle tensioni sociali da una parte e,…
"L’Italia riveda le politiche che contribuiscono allo sfruttamento dei lavoratori migranti". Lo ha dichiarato Amnesty International durante la pubblicazione del rapporto sullo sfruttamento dei lavoratori migranti nell’agricoltura. In particolare il rapporto documenta la condizione dei lavoratori provenienti dai paesi della’Africa del Nord, Subsahariana e Asia, impegnati in lavoro poco qualificati, stagionali, nelle province di Latina e Caserta. All’inizio del 2011 la presenza di cittadini stranieri in Italia era stimata intorno a 5,4 milioni, circa l’8,9% della popolazione. Di questi circa 4,9 milioni hanno documenti in regola che li autorizzano a stare in Italia. Circa mezzo milione di lavoratori migranti sono privi di documenti, quindi irregolari. Secondo i dati Amnesty, lo sfruttamento dei lavoratori migranti nel settore dell’agricoltura è diffuso in particolare nell’Italia meridionale. Gli immigrati ricevono paghe inferiori di circa…
UN DESERTO LEGALE. In un rapporto pubblicato giovedì, intitolato “Le mani della crudeltà”, Amnesty International ha denunciato quale sia la situazione in quelle zone definite “deserto legale” dove "milioni di persone vivono in uno stato permanente di assenza di legalità nelle Aree tribali del Pakistan nordoccidentale, regione in cui gli abusi commessi dall'esercito e dai talebani restano al di fuori della portata della giustizia”. Polly Truscott, vicedirettrice del Programma Asia e Pacifico di Amnesty, ha spiegato la difficile realtà di quella parte di mondo. "Dopo un decennio di violenza, lotte e conflitti, anziché essere protette le comunità tribali continuano a subire attacchi, rapimenti e intimidazioni". "Migliaia di uomini e ragazzi sono stati arrestati dalle forze armate. Molti hanno denunciato di essere stati torturati, altri non sono stati più visti dopo…
"I leader dell'opposizione siriana devono garantire il rilascio incolume di Anhar Kochneva immediatamente. Catturare ostaggi in un conflitto amato è un crimine di guerra" - ha dichiarato Ann Harrison, direttrice del Programma Medio Oriente e Africa del Nord di Amnesty International. Anhar Kochneva è una giornalista ucraina sequestrata da un gruppo che si dichiara affiliato all'Esercito libero siriano. "Di fronte all'aumento delle notizie relative a orrendi abusi commessi dalle forze dell'opposizione nei confronti di soldati dell'esercito siriano, giornalisti e in alcuni casi civili fatti prigionieri, la Coalizione deve esprimere la più netta condanna e fare il massimo per impedire il ripetersi di episodi del genere" - ha dichiarato Ann Harrison, aggiungendo che "la Coalizione deve garantire che i gruppi amati che agiscono sotto il suo controllo siano consapevoli che chi compie crimini…