Rawabi, città palestinese situata a circa 10 km da Ramallah - fiorente centro economico - e a breve distanza da Birzeit - sede di un’importante università - sta per diventare una futura città 2.0. Come riporta Michele Monni su ANSAMED, Rawabi (“colline” in arabo) è la prima new city in costruzione nei Territori Occupati e tra qualche settimana, in agosto a partire dal termine del Ramadan, accoglierà i primi abitanti. Il progetto è stato approvato a Tel Aviv nel 2009 durante una serata di gala organizzata dall'Ipcc, la camera di commercio israelo-palestinese. Bashar al-Masri - creatore del progetto - sostiene: "Rawabi è stata immaginata per la nuova generazione di professionisti della classe media palestinese che, attirati a Ramallah dal boom economico di questi anni (una media del 5% di crescita del Pil…
L'Unione europea condanna apertamente il governo israeliano per la decisione di edificare più di 800 nuovi alloggi per i coloni in Cisgiordania. ''Deploro i piani del governo israeliano'' ha affermato in un messaggio l'alto rappresentante Ue per la politica estera, Catherine Ashton, riferendosi anche alla decisione ''di ricollocare alcuni coloni da Ulpana all'interno dei territori palestinesi''. ''Gli insediamenti - ribadisce Ashton - secondo il diritto internazionale sono illegali e rischiano di rendere la soluzione dei due stati impossibili''. Inoltre per l'alto rappresentante Ue ''l'attivita' di insediamento va a discapito degli attuali sforzi di pace, inclusi quelli del Quartetto e mette questi sforzi in pericolo''. Ashton richiama quindi il governo israeliano ''ad esercitare un alto senso di responsabilità ritirando queste decisioni, per dimostrare il suo impegno per il processo di pace,…
Secondo quanto riferito da media israeliani, verranno costruite 551 nuove abitazioni negli insediamenti in Cisgiordania. La notizia è giunta a poche ore dalla bocciatura in Parlamento della legge per legalizzare l'avamposto di Ulpana, costruito in Cisgiordania su terreni di proprietà palestinese. Cinque gli insediamenti individuati per ospitare le nuove case, tra cui Ariel, Ma'aleh Adumim ed Efrat. Questi siti fanno parte di zone che Israele ha esplicitamente dichiarato di voler mantenere anche dopo un eventuale accordo di pace con i palestinesi. Il premier Benyamin Netanyahu, per tenere calmi i coloni e l'estrema destra dopo il voto di oggi, ha inoltre annunciato che a breve verranno costruiti 300 alloggi nell'insediamento di Beit El. La decisione è stata presa oggi dopo un colloquio tra Netanyahu e il ministro dell'Edilizia Ariel Atias.
Boicottaggio delle aziende agricole israeliane con produzione anche negli insediamenti cisgiordani. E' quanto si appresta a fare, secondo il quotidiano israeliano Haaretz , Co-op, una delle principali catene di supermercati britannici. Sebbene da alcuni anni ormai i rivenditori britannici si avvalgono di una differente etichettatura per i prodotti coltivati o fabbricati in insediamenti, questo sarebbe il primo caso di boicottaggio da parte di grande azienda di distribuzione. La Co-op, infatti, rappresenta la quinta catena di supermercati britannici. Le aziende che saranno maggiormente colpite dallo stop ad ogni rapporto con chi produce i propri prodotti all'esterno della «linea verde» saranno tre: Agrexco, Mehadrin e Arava. La compagnia precisa però che non si tratta di un boicottaggio di Israele e che non interromperà i propri affari con le altre aziende israeliane. Già nel 2009, afferma il quotidiano israeliano, il governo britannico, in…
Il governo di Netanyahu rischia di sfaldarsi sulle case dei coloni in Cisgiordania. Qualora venissero sgomberate trenta famiglie di coloni nell'insediamento di Beit El (presso Ramallah, in Cisgiordania) e quindi demolite le loro abitazioni il governo potrebbe andare in crisi. L'avvertimento è giunto ieri dal vicepremier Moshe Yaalon (Likud). Questi si oppone fermamente alle demolizioni, ordinate dalla Corte Suprema di Gerusalemme dopo aver stabilito che quegli edifici sono stati costruiti su terre private palestinesi. In base alle istruzioni della Corte Suprema, la rimozione delle famiglie di coloni dovrà essere completata entro il primo maggio 2012. Ma diversi ministri del Likud si oppongono e stasera saranno a Beit El per esprimere solidarietà agli abitanti. Secondo Yaalon, il ministro della difesa Ehud Barak (ex laburista, ed ora leader del partito centrista Atzmaut) ha approvato…