Cisgiordania: i primi abitanti a Rawabi, la new city 2.0 ed eco-friendly

Rawabi, città palestinese situata a circa 10 km da Ramallah – fiorente centro economico – e a breve distanza da Birzeit – sede di un’importante università – sta per diventare una futura città 2.0. Come riporta Michele Monni su ANSAMED, Rawabi (“colline” in arabo) è la prima new city in costruzione nei Territori Occupati e tra qualche settimana, in agosto a partire dal termine del Ramadan, accoglierà i primi abitanti. Il progetto è stato approvato a Tel Aviv nel 2009 durante una serata di gala organizzata dall’Ipcc, la camera di commercio israelo-palestinese.

Bashar al-Masri – creatore del progetto – sostiene: “Rawabi è stata immaginata per la nuova generazione di professionisti della classe media palestinese che, attirati a Ramallah dal boom economico di questi anni (una media del 5% di crescita del Pil nell’ultimo quadriennio, seppur minacciata ora dallo spettro di una nuova crisi finanziaria, ndr.) vogliono scrollarsi di dosso l’atmosfera antiquata e asfittica dei vecchi centri abitati”.

La città sarà costruita con materiali eco-friendly, sarà cablata con fibra ottica e sarà ricca di spazi comuni e giardini. Dovrebbe ospitare più di 40mila abitanti e dare lavoro a oltre 8000 persone. Il costo del progetto è lievitato dagli 850 milioni di dollari previsti ad un miliardo abbondante ma Masri, che per lo scopo ha creato la Bayti Real Estate Investment, in collaborazione con il fondo d’investimento statale del Qatar, non sembra preoccupato: “I soldi ci sono, questo non è un problema. Quel che mi preoccupa sono i ritardi dovuti all’occupazione israeliana e ai continui attacchi che i miei lavoratori subiscono dai coloni dei vicini insediamenti. Al riguardo ci stiamo attrezzando con recinzioni di sicurezza e un sistema di telecamere a circuito chiuso”.

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La parte più intransigente della popolazione locale vede in Rawabi uno strumento per la normalizzazione dell’occupazione e per dare l’illusione di una normalizzazione economica. A provocare malcontento è stata anche la concessione, da parte di Masri, di subappalti a ditte israeliane. Il completamento di Rawabi è previsto per il 2018 e oltre 1500 persone da tutto il mondo hanno espresso il loro interesse ad acquistare una proprietà, il cui costo si aggirerebbe fra i 60mila e i 100mila dollari.


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