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Ucraina, le radici di un conflitto evitabile

Cosa sta succedendo: Il presidente Volodymyr Zelensky ha dichiarato la legge marziale a livello nazionale. Diversi civili sono stati uccisi durante gli attacchi russi nelle città dell'Ucraina. Testimoni oculari riferiscono di attacchi aerei contro le principali città ucraine. Mosca nega queste informazioni e afferma che i suoi attacchi sono "di alta precisione".I separatisti riconosciuti dalla Russia a Donetsk e Luhansk stanno attaccando le truppe ucraine. L'Ucraina ha completamente chiuso il suo spazio aereo e tagliato i rapporti diplomatici con la Russia.14 aeroporti della Russia meridionale hanno sospeso tutte le operazioni aeree fino al 2 marzo.La NATO ha promesso che la Russia "pagherà un prezzo economico e politico molto pesante". Molti stati europei hanno iniziato a sospendere tutti i servizi di visto per i cittadini russi. Stati Uniti, Gran Bretagna e…
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Limonov, egocentrismo e contraddizioni dell’ultimo grande scrittore bolscevico

Scrittore, artista, politologo, dissidente, ma anche combattente nei Balcani. Eduard Limonov ha vissuto tante vite in una sola. Una vita che lui stesso definisce dalla parte dei più deboli, sebbene le sue azioni siano spesso considerate insopportabili ed estreme. Diventato celebre grazie alla biografia romanzata di Emmanuel Carrère, in questi giorni si trova in Italia per presentare Boia, scritto a Parigi nel 1982 e pubblicato nel 1986, dove racconta in qualche modo la vita mondana newyorkese. Il libro, estremamente violento, quest’anno è stato nuovamente pubblicato da Sandro Teti Editore. Abbiamo incontrato Limonov durante la presentazione di Milano. di Tatjana Đorđević Simic Potremmo descrivere Boia come un romanzo sulla degenerazione della New York iperliberista degli anni ‘80. Quanto c’è di Eduard Limonov nel suo protagonista Oscar Chudzinski, l’immigrato polacco che nel…
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La nuova Bulgaria, con vista sul Cremlino

di Kamen Kraev Il 13 novembre i bulgari hanno eletto un nuovo presidente. Si tratta del generale Rumen Radev, ex comandante in capo delle forze aeree del Paese balcanico, sostenuto dal Partito socialista bulgaro d'opposizione (BSP). Nel ballottaggio il 53enne Radev si è assicurato quasi il 60% dei voti, 23 punti percentuali davanti a Tsetska Tsatcheva, il runner-up nominato dai dirigenti del partito di centro-destra GERB. La sconfitta sonora ha innescato le dimissioni del primo ministro Boiko Borisov, in aderenza ad una promessa fatta durante la campagna elettorale. Nel corso di una conferenza stampa a caldo subito dopo le elezioni, Borisov ha detto che il GERB, che guida la coalizione di governo, ha perso il sostegno pubblico e, quindi, non può più rimanere al potere e "portare avanti riforme". I legislatori bulgari hanno…
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Andreja Restek, fotoreporter di guerra: “Smetterò quando non avrò più paura”

A Palazzo Madama di Torino lo scorso 7 ottobre è stata inaugurata la mostra In Prima linea. Donne fotoreporter in luoghi di guerra, nata da un’idea di Andreja Restek, fotoreporter di origine croata, ma torinese d’adozione. Condividere le esperienze con le persone vicine e lontane porta ad un arrochimento reciproco. È proprio questa era la convinzione che un anno fa ha fatto nascere l’idea di questa mostra - riunire le donne fotoreporter di tutto il mondo e condividere le loro esperienze con il pubblico. Ma come si organizza una fotoreporter prima di partire? Quanto coraggio ci vuole per decidere di andare e documentare nelle zone colpite dei conflitti o delle guerre? Ce lo racconta l'ideatrice e curatrice della mostra, Andreja Restek. La fotografia vale più di mille parole. Ma riesce a descrivere quello che…
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L’Unione europea, la Russia e il nascente asse Varsavia-Sofia

di Kamen Kraev* È risaputo che oltre due decenni fa il continente europeo era diviso principalmente tra due blocchi geopolitici rivali: quello "occidentale", formato dall'EU e dal gruppo nord-atlantico, e quello "orientale", dominato militarmente ed economicamente dall'Unione Sovietica. Il blocco orientale occupava uno spazio geografico che si estendeva per le pianure del bassopiano sarmatico, fino alla costa baltica a nord e alle rive del Mar Nero a sud. Dopo il collasso del blocco orientale nel 1989 e dell'Unione Sovietica nel 1991, c'è voluta una decina d'anni prima che la struttura dell'Europa orientale fosse ristrutturata completamente. Lo stesso concetto di Europa orientale si è disintegrato, per lasciare il posto a termini a termini superati e che si accavallano, quali Europa centrale, Europa centro-orientale, Europa sud-orientale, Balcani, spazio post-sovietico, ecc. Polonia e Bulgaria…
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