L'Eid al-Fitr, letteralmente "festa per l'interruzione (del digiuno)", è la celebrazione per la fine del Ramadan. Terminato il periodo di digiuno parziale, il primo giorno del mese di Shawwal, iniziano preghiere e festeggiamenti. Ejaz Ahmed, direttore del mensile dei pakistani in Italia Azad e membro della Consulta per l’Islam italiano, descrive così l'Eid tipico: "Questa giornata si apre con una preghiera speciale in moschea, poi ci si riunisce nelle case, si mangia finalmente insieme alla luce del sole, si indossano abiti nuovi e si fanno regali ai bambini. È anche l’occasione per pensare ai più sfortunati, versando un po’ di denaro in beneficienza". I festeggiamenti per l'Eid cambiano, in tipologia e durata, da paese a paese. Abbiamo deciso di prendere ad esempio i festeggiamenti in quattro Paesi (Egitto, Tunisia, Nigeria…
testo e foto di Jemy Haryanto Sono stati migliaia i cittadini a Pontianak, provincia del Borneo Occidentale, ad affollarsi sulle rive del fiume Kapuas per ammirare i cannoni luminosi a carburo. Si tratta di una tradizione della comunità locale per dare il benvenuto, per due notti, all’Idul Fitri (o Eid al-Fitr), che cade il primo giorno di Syawal, 1433 del calendario Hijriah. Il Ministro alla Cultura ed al Turismo della città di Pontianak ha dichiarato che ben 269 cannoni sono stati pronti a ravvivare ed animare le notti dell’Idul Fitri lungo il fiume Kapuas. "Sono 47 i gruppi di persone che si sono occupati dei cannoni a carburo utilizzati durante l’Idul Fitri a Pontianak," ha affermato Hilfira Hamid, direttore del dipartimento locale alla Cultura e Turismo. Hilfira ha spiegato che l’interesse della comunità…
Il 15 maggio, l’anniversario della “catastrofe”, la “Naqba”, è più che mai presente tra i palestinesi. Nell’ultima settimana, sotto a un cielo nero con fuochi di assedio sono stati uccisi almeno 140 palestinesi, compresi 39 bambini, più di 950 sono i feriti. 10 mila palestinesi sono stati costretti ad abbandonare le loro case per mettersi al riparo dagli attacchi israeliani, ma a Gaza, una striscia di terra di 670 chilometri con due milioni di abitanti e i confini barricati dalle forze israeliane, non c’è molto spazio per ripararsi dal quarto arsenale più equipaggiato del mondo. Oggi negli attacchi israeliani sono morte dieci persone in un campo rifugiati e la palazzina che ospitava gli uffici di Al Jazeera a Gaza city è stata distrutta. L’escalation di violenza è cominciata la scorsa…
"Quando tornai a casa, abbracciai forte mia madre, ed ero riluttante a togliermi da quell’abbraccio. Ero come un soldato che ha perso sul campo di battaglia, ferito a morte, che torna a casa ancora vivo mentre i suoi genitori sono sopraffatti dal dolore". Di Jemy Haryanto (leggi la seconda puntata) UNA BUONA NOTIZIA. Giorno dopo giorno andavo avanti con cuore turbato. Come un aquilone dalla corda spezzata, che viene trasportato dal vento. Di qua andava bene. Di là anche. Ma per fortuna riuscivo a trattenere i desideri che sorgevano in me, in modo da non cadere in comportamenti negativi. Al contrario, iniziai a trascorrere sempre più tempo in moschea, discutendo con i miei compagni, pregando insieme. E da quel momento decisi che non avrei più cercato una compagna di vita. Fino a quel giorno,…
"Non avrei mai pensato di sposarmi. Anche se nel mio cuore lo volevo molto. Fui addirittura insultato, dovevo prendermi cura di mia madre e mio fratello. Ma dopo il mio incontro con il signor Deni, tutto è cambiato". Sposarmi, questo è stato a lungo il mio desiderio. Soprattutto quando mi resi conto che stavo entrando nei trent'anni. Tuttavia le condizioni economiche della mia famiglia, non benestante, mi avevano sempre trattenuto dal manifestare questa mia intenzione. Era come se avessi perso l’interesse di donare amore ad una donna. Come il frutto simalakama (nella foto). Se fai una cosa, ti farai del male, se non la fai, ti farai del male comunque. I miei giorni si esaurivano soffermandomi su un conflitto interiore senza fine. Da un lato il mio desiderio di amare,…