Mohamed Morsi, candidato dei Fratelli musulmani alle presidenziali egiziane, è primo col 90% delle schede scrutinate. E' quanto ha riferito il suo staff ad al Jazeera, confermando che il ballottaggio sarà fra Morsi e l'ex premier di Hosni Mubarak, Ahmad Shafik. La notizia è stata confermata anche da diversi siti internet, che hanno riportato dati ufficiosi secondo i quali Morsi ha ottenuto 5 milioni e 400 mila voti, Shafik 5 milioni e 300 mila, il nasseriano Hamdin Sabbahi quattro milioni e 600 mila e il moderato islamico Abdel Moneim Abul Fotouh quattro milioni.
Le elezioni legislative in Egitto le hanno vinte i Fratelli Musulmani che hanno conquistato il 47,18% dei seggi del nuovo Parlamento, per un totale di 235. La tornata elettorale iniziata il 28 dicembre si è conclusa con la liberazione di Maikel Nabil, il blogger copto condannato in aprile a tre anni di prigione per oltraggio alle forze armate. Il 14 scorso un tribunale militare aveva ridotto la pena a due anni e la sua liberazione è stata invocata da Ong e organizzazioni per i diritti umani. In occasione del primo anniversario dalla rivolta e dalla deposizione di Hosni Mubarak, le autorità militari alla guida del Paese hanno concesso la grazie anche ad altri 1.959 detenuti politici e attivisti. Le elezioni in Egitto sono la prima consultazione libera da 60 anni.…
I Fratelli Musulmani egiziani non riconosceranno mai Israele. Lo ha annunciato Rashad al-Bayoumy, il numero due della Confraternita, in un'intervista al quotidiano al-Hayat. ''Riconoscere Israele è una precondizione per governare? Questo non è possibile, le circostanze non hanno importanza. Non riconosciamo Israele per niente. E' un nemico criminale occupante''. Bayoumy ha poi dichiarato che nessun esponente della Confraternita sarà mai seduto allo stesso tavolo con un israeliano. ''Non permetterò a me stesso di sedermi con un criminale. Non faremo mai accordi con loro". I Fratelli Musulmani vogliono inoltre indire un referendum nazionale per verificare l'opinione pubblica prima di prendere una decisione sul Trattato di pace firmato nel 1979 tra Egitto e Israele. ''Prenderemo tutte le misure legali corrette rispetto al trattato. Il popolo si esprimerà in merito''.
di Emilio Garofalo In Egitto sono cominciate le consultazioni per eleggere l’Assemblea del Popolo. Cominciamo subito col dire che le complesse operazioni di voto non ci consentono di fornire un’informazione dettagliata in merito agli esiti delle votazioni, per una serie di motivi. Vediamoli, nel dettaglio. Innanzitutto, i dati non sono confermati né dalle autorità né dalle agenzie di stampa. Le notizie giungono, dunque, con difficoltà da un Paese che pure, a sua volta con grande difficoltà, sta provando a risorgere sulle ceneri del proprio passato. La procedura delle consultazioni, poi, prevede una farraginosità e una complessità enormi. Le urne, infatti, si chiuderanno definitivamente nel periodo che va da febbraio a marzo prossimi. In questi giorni è stato convocato solo 1/3 della popolazione. Effettuata questa necessaria premessa, si può ora procedere con…
In Egitto, il Plj, Partito islamico della libertà e della giustizia, braccio destro dei Fratelli musulmani, ha annunciato di essere in testa nella prima fase delle prime elezioni democratiche dell'era post Mubarak. Ad affermarlo un comunicato del Plj che dice: “I primi risultati ottenuti dall’inizio dello spoglio danno in testa il Partito della libertà e della giustizia, seguito dal partito Al Nour (salafista) e dal Blocco egiziano (coalizione liberale”. Il successo del partito si è registrato nei governatorati di Fayyoum, mar Rosso, Cairo e a Assiout, nel sud. Mentre è più serrato lo scontro tra Pjl e Al Nour nei governatorati di Alessandria e Kafr al Sheik, sul delta del Nilo. Il primo turno delle elezioni legislative si è svolto lunedì e martedì in un terzo dei governatorati dell’Egitto, fra…