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La Norvegia deporta un richiedente asilo disabile verso l’Afghanistan

Il 25 ottobre 2014 il governo norvegese ha deportato Gholam Nabi, un richiedente asilo disabile proveniente dalla provincia di Ghazni nel sud dell’Afghanistan. In questa provincia secondo la Commissione Indipendente per i Diritti Umani dell'Afghanistan nel novembre del 1998 sono state massacrate decine di persone da parte dei talebani solo perché appartenevano all’etnia hazara. Quattro di queste persone uccise erano parenti di Gholam Nabi. Nabi è stato deportato su una sedia a rotelle dall’aeroporto di Gardermoen, ad Oslo. Nabi è arrivato in Norvegia nel febbraio del 2008 all’età di 17 anni. Il suo unico desiderio era quello di avere una vita normale, lontana dalla violenza e dalla morte. Appena arrivato ha inoltrato la richiesta di protezione internazionale. Pochi mesi dopo, mentre stava uscendo da un café nel centro di Oslo con alcuni suoi…
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Guarire dall’ebola a ritmo di danza

Mamadee balla come se nulla fosse a ritmo di Azonto, musica tipica del Ghana che fa muovere anche i sassi. E ride, compiacendosi dei suoi passi, come se invece di essere tra le tende di un ospedale da campo fosse su un palco. Siamo nel Centro di Trattamento per l’Ebola di Medici Senza Frontiere a Foya, in Liberia, dove 2 persone su 3 muoiono a causa dell'ebola. Mamadee invece ce l'ha fatta. Era arrivato lo scorso 15 agosto dal lontano villaggio di Sarkonedu e ad un primo test era risultato negativo. Poi, però, ha sviluppato i sintomi tipici dell'ebola: nausea, febbre, dolori muscolari, affaticamento, dolore addominale e diarrea. A quel punto i medici hanno eseguito un secondo test che è risultato positivo. “Mamadee era chiaramente affetto da Ebola - racconta Roberta Petrucci,…
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Le bufale di Grillo sulla tubercolosi

  "Confidiamo sui suoi mezzi per svegliare ulteriormente le coscienze", afferma in un'intervista rilasciata al Tempo Giorgio Innocenti, segretario nazionale Consap, riferendosi a Beppe Grillo e alla campagna mediatica #tbcnograzie. Secondo il sindacato dei poliziotti ben 50 mila agenti sarebbero a rischio contagio, costretti a dover accogliere i migranti che quotidianamente sbarcano sulle coste italiane senza le dovute misure di sicurezza. Numeri allarmanti, che in pochi minuti hanno fatto il giro del web. E se il M5s ha annunciato un'interrogazione parlamentare al ministro Alfano, proliferano gli elementi che fanno pensare a una psicosi collettiva orientata alla caccia allo straniero.  "Eravamo nati per combattere distrazioni e paure, poi ci sono piaciute", fa dire Mauro Biani a Beppe Grillo in una lucidissima vignetta pubblicata dal Manifesto il 3 settembre. Ed effettivamente è…
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Russia ieri e oggi: quando i prigionieri di guerra diventano persone

Mosca, 1944. I russi hanno appena vinto la seconda guerra mondiale con un bilancio di oltre 20 milioni di connazionali morti. Il poeta Evgenij Aleksandrovič Evtušenko, allora bambino, in questo brano tratto dalla sua "Autobiografia preoce" racconta il corteo dei prigionieri di guerra tedeschi lungo i viali della capitale sovietica, circondati dagli sguardi e le urla d'odio delle donne a cui i nazisti avevano portato via parenti e dignità. Una pratica, quella del pubblico ludibrio dei nemici, drammaticamente contemporanea. Qui però succede qualcosa. Ad un certo punto i nemici diventano "uomini". Nel 1944 tornammo a Mosca, mia madre ed io, e fu la prima volta nella mia vita che vidi dei nemici. Erano, se non ricordo male, 25 mila prigionieri tedeschi che dovevano attraversare le strade della città, in una lunghissima colonna. I…
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Vademecum per capire la Libia di oggi

  di Alessandro Pagano Dritto - @paganodritto L'articolo che segue è stato scritto nella speranza di indurre il lettore a esaminare da ogni punto di vista l'attuale, complesso, scenario libico e trarne poi, liberamente, le proprie conclusioni anche in vista di un possibile nuovo intervento internazionale. Che, è bene chiarirlo subito, nessuna fonte politica ufficiale ha stabilito - nelle modalità prima ancora che nei tempi - al momento in cui questo pezzo è stato concluso, ma altre fonti hanno paventato e preso in considerazione. A un certo punto il lettore verrà invitato a considerare più nello specifico la narrazione islamista delle cose. Questo è stato fatto non con la subdola idea di suggerire un punto di vista più giusto degli altri, ma perché chi scrive ha pensato che per il lettore…
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