Delle navi da guerra iraniane sono entrate nel Mediterraneo, passando per lo Stretto di Suez. È quanto ha annunciato il comandante della Marina della Repubblica islamica, l'ammiraglio Habibollah Sayyari. L'operazione, la seconda di questo tipo nel giro di un anno, ha come scopo quello di "mostrare la potenza della Repubblica islamica d'Iran". Il transito delle navi in questione, un incrociatore e una nave cisterna, è stato autorizzato dalle autorità militari egiziane, in quanto Iran e Siria hanno un accordo per la cooperazione nell'addestramento navale. Israele ha definito questo transito una "provocazione".
Il "mare nostrum" è stato un mare ostile nell'anno della primavera araba: sono stati infatti almeno 1500 i morti o dispersi tra i profughi che hanno cercato di raggiungere le coste europee. Secondo l'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) le cifre dell'anno scorso rappresentano un record negativo dal 2006, anno in cui l'agenzia ha iniziato a registrare queste statistiche. «Nel 2011 più di 1500 persone sono annegate o scomparse nel tentativo di attraversare il Mediterraneo», ha affermato Sybella Wilkes, portavoce dell'agenzia, sottolineando come «per i nostri team a Malta, in Grecia e in Italia il numero di vittime potrebbe essere perfino più alto». Del resto pochi giorni fa il Consiglio italiano per i rifugiati (Cir) aveva parlato di «2200 persone annegate nel canale di Sicilia nel 2011, il numero…
Nonostante negli ultimi anni siano aumentati i contenziosi per i soccorsi in mare, i pescatori italiani si sono resi protagonisti di salvataggi lungo le coste del paese. Del resto tutta la letteratura occidentale, nel solco di Nausicaa che salvò Ulisse dal naufragio, è ricca di storie di salvataggi. Oggi, questo è particolarmente evidente in Calabria: non attuare l'obbligo di salvataggio “vorrebbe dire tradire mio padre e mio nonno, tutto quello che mi hanno insegnato”, racconta un pescatore calabrese di 65 anni. Quando viaggio alle prime luci del giorno la luna fa posto al sole, il cielo arrossisce timidamente tinteggiando le sue gote bianche, le sue nuvole sporadiche. Fiancheggio la costa, la guardo, con gli occhi di un uomo innamorato mentre osserva la donna per cui prova passionali sentimenti, dopo aver…
Marica Di Pierri, portavoce dell'Associazione a Sud, spiega ai lettori di Frontiere News il contesto ambientale italiano che ha fatto sì che lo scorso 5 giugno 24 associazioni e 179 persone (17 delle quali minorenni) abbiano fatto causa allo stato italiano, rappresentato dalla presidenza del Consiglio dei ministri, al tribunale civile di Roma. Il 14 dicembre si è svolta la prima udienza della causa climatica contro lo stato italiano: un evento storico che vede per la prima volta nel nostro paese clima e diritti umani approdare insieme nell’aula di un tribunale. L’azione legale, nata grazie all’iniziativa di movimenti, associazioni e centinaia di singoli cittadini nell’ambito della campagna Giudizio universale, punta il dito contro lo stato italiano per inerzia nel contrasto al cambiamento climatico, violando, di conseguenza, diritti fondamentali tra cui…
Mentre il modello Orban dei muri anti-migranti tiene banco in Europa e dodici membri hanno scritto a Bruxelles domandando di finanziare "in via prioritaria" ed in "modo adeguato" le barriere fisiche ai confini, c'è chi si chiede se l'abbattimento delle frontiere sia un passaggio imprescindibile per ottenere una diffusione capillare dei diritti umani. Foto in copertina di Nikolai Ulltang In un mondo affetto da una patologia securitaria, è possibile immaginare una società diversa, che vada oltre muri e confini militarizzati? Che si tratti di fenomeni di portata mondiale come flussi migratori, crisi climatica o pandemica, la prima soluzione a portata di mano è sempre la stessa: l’innalzamento di muri. Anche di fronte ad una crisi come quella afghana, dalla Grecia alla Polonia il muro europeo anti-migranti, che già supera i…