Search Results for: Mediterraneo

Il destino dei greci mentre Atene brucia

L'estate greca del 2021 verrà ricordata come quella dei grandi incendi. Da Atene a Evia, passando per il Peloponneso, i fuochi hanno distrutto centinaia di migliaia di acri. Intanto aumenta la povertà, il governo di Mitsotakis diventa sempre più autoritario e contribuisce alla privatizzazione del Paese. Eppure, in una situazione di estrema vulnerabilità e stanchezza, emergono piccole realtà locali che provano a riscrivere il presente. Questo articolo è il secondo episodio di uno speciale sulla Grecia. Leggi la prima parte Se lo scorso agosto vi è capitato di atterrare a Kalamata, all’uscita dell’aeroporto probabilmente avrete avvertito un forte e penetrante odore di ulivi bruciati. Nell’estate in cui tutti gli abitanti del Mediterraneo hanno toccato con mano gli effetti dei cambiamenti climatici, anche il primo ministro Kyriakos Mitsotakis, non certo un…
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Rapimenti, abusi, corruzione: l’antiterrorismo ai confini d’Europa

Illustrazione di Francesco Ciampa — EPISODIO 2 Hidden è una serie cofinanziata dai lettori di Frontiere.Scopri come poter contribuire. Tra il 2017 e il 2020 in Bulgaria sono state arrestate decine di persone durante retate antiterrorismo. I media si sono limitati a riportare le dichiarazioni ufficiali della procura, senza porre domande importanti sulla natura di queste operazioni. Ben presto l'interesse è svanito, mentre la vita degli arrestati è cambiata per sempre. Ad oggi, nessuna di queste persone risulta essere appartenente a gruppi legati all'estremismo islamico. Secondo una nostra fonte nella polizia bulgara, queste operazioni condotte tramite "testimoni segreti" "servono per farsi belli davanti ai partner internazionali". Del resto si tratta di detenzioni finanziate anche con i fondi stanziati dall'UE. (English version) Avete sentito parlare di un’operazione su vasta scala in…
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Dimenticato in un centro di detenzione per migranti

Illustrazione di Francesco Ciampa — EPISODIO 1 Hidden è una serie cofinanziata dai lettori di Frontiere.Scopri come poter contribuire. A causa della pandemia il tunisino Nadhimi Touir ha perso il lavoro e il permesso di soggiorno. Arrestato lo scorso novembre, è stato mandato al centro di detenzione per migranti situato a Gradisca d'Isonzo, in provincia di Gorizia. La sua cella non aveva né materassi né coperte e il vento invernale entrava da una finestra rotta. Il Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr) di Gradisca è stato riaperto nel gennaio 2020 dopo tre anni di chiusura a causa di una sommossa. Da allora due ospiti del centro sono deceduti. Touir è ancora in attesa di essere deportato o rilasciato. "Questo posto ti fa impazzire. Non siamo più umani". (English version)…
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Canarie, un arcipelago-prigione lungo la rotta più pericolosa d’Europa

Negli ultimi due anni le isole spagnole sono diventate una delle principali porte d'accesso per gli africani diretti in Europa, anche a causa della pandemia. Intanto, secondo le associazioni, nelle isole i migranti sono detenuti in condizioni disastrose e privati dei diritti di base Articolo di Ilaria Cagnacci. Immagine in copertina tratta dal rapporto CEAR Quando si parla di migrazioni verso l’Europa spesso si tende a ridurre il fenomeno alle rotte balcanica e mediterranea. Tuttavia, esiste una terza rotta battuta da migliaia di persone in fuga da conflitti, violenze e difficoltà economiche. Si tratta della la rotta atlantica, crocevia tra l’Africa Occidentale e l’arcipelago delle Isole Canarie, considerato il passaggio marittimo più pericoloso per raggiungere l'Europa a causa dell’alto rischio di naufragi e delle grandi distanze da percorrere. La rotta…
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Una chiacchierata sul doc ‘La febbre di Gennaro’

Luca La Gamma intervista Gennaro Giudetti, protagonista del film, il regista Daniele Cini e la produttrice Claudia Pampinella Cosa spinge un ragazzo a lasciare tutto per dedicarsi anima e corpo ad aiutare gli ultimi della terra? Lo abbiamo chiesto in questa video intervista a Gennaro Giudetti, cooperante classe 1990 che ha fatto una vera e propria scelta di vita e dalla sua amata Taranto ha deciso di mettersi in viaggio (a soli 19 anni) verso le terre più pericolose del globo, fino ad arrivare ad aiutare i migranti in mare aperto. Alla chiaccherata hanno partecipato anche il regista Daniele Cini e la produttrice Claudia Pampinella. L'intervista è stata organizzata in collaborazione con Minerva Pictures. IL FILM - Non è tanto una scelta religiosa, né solamente etica o politica, a motivare…
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