La legge sul reato di tortura, dopo due giorni di discussione nell’aula di Palazzo Madama, viene stoppato dai voti contrari dei senatori del Pdl, della Lega e dell’Udc.Il testo di legge, redatto dall’onorevole Felice Casson (Pd), viene dunque rinviato in Commissione per “ulteriori approfondimenti”. A destare preoccupazione nei senatori del centrodestra è l’art. 1 che parla di “reiterate lesioni o sofferenze fisiche o psichiche ad una persona”, temendo di limitare e ostacolare l’autonomia delle forze dell’ordine. Infatti, la legge, come previsto dalla Convenzione Onu ratificata dall’Italia nel 1988, punisce oltre alle lesioni fisiche anche quelle psicologiche (minacce), che spesso sono peggiori di quelle fisiche, come sostiene il senatore Luigi Li Gotti (Idv). “È un vergognoso gioco a rimpiattino - ha commentato Casson - In commissione il testo è stato approvato…
La commissione Giustizia del Senato ha approvato all’unanimità il Ddl che introduce il reato di tortura in Italia, adeguando così i nostri codici all’ordinamento internazionale. Soddisfazione viene espressa dalle associazioni attive in questo ambito. Tra le altre “Antigone” il cui Presidente Patrizio Gonnella ha dichiarato: "E’ sacrosanto che l’Italia adegui il diritto interno a quello internazionale in materia di contrasto alla tortura". E poi aggiunge: "L’Italia su questo tema è inadempiente dal 1989 da quando cioè ha ratificato la convenzione Onu. A questo punto speriamo si arrivi presto ad approvare la legge senza modifiche che rendano più difficile perseguire i torturatori". Anche Amnesty International esprime apprezzamento per il voto unanime. "Dopo quasi un quarto di secolo di ritardo, auspichiamo un iter parlamentare sollecito e consapevole, che consenta, entro l'attuale Legislatura, l'adozione…
Il presidente dell’Afghanistan, Hamid Karzai, ha proposto al parlamento la nomina a capo della Direzione Nazionale per la Sicurezza – i servizi segreti – Asadullah Khalid, accusato negli scorsi anni di essere coinvolto, direttamente o indirettamente, in crimini di diritto internazionale, tra i quali torture e uccisioni illegali. I fatti sarebbero avvenuti mentre Khalid era governatore di Ghazni, tra il 2001 ed il 2005 e della provincia di Kandahar dal 2005 al 2008. Khalid che è un fedelissimo di Karzai, non ha mai dovuto rispondere delle sue azioni. Parla di lui Richard Colvin, primo segretario dell’Ambasciata del Canada negli Stati Uniti, durante un’audizione del Comitato speciale sulla missione in Afghanistan del parlamento canadese nel 2009: “Dal maggio o giugno 2006 si sapeva che era un pessimo soggetto nel campo dei…
Ieri la polizia libica ha sparato sui profughi affamati del carcere di Sibrata Mantega Delila (Tripoli), che chiedevano il cibo che non ricevono ormai da due giorni. La notizia è stata diffusa da padre Moses Zerai, direttore dell’agenzia umanitaria Habeshia, che è in contatto, tramite telefono cellulare, con alcuni detenuti del penitenziario libico. Un detenuto è stato picchiato all’orecchio con una sbarra di ferro ed un giovane di 18 anni, dopo essere stato colpito da un proiettile all’addome, è stato trasportato all’ospedale e qui presentato come un mercenario di Gheddafi quando in verità è un giovane richiedente asilo politico eritreo. Alla vista dei due giovani feriti le donne detenute, tra cui alcune in stato di gravidanza, hanno iniziato ad urlare e per tutta risposta sono state colpite selvaggiamente con sedie…
In Siria vige un regime di “crimini contro l’umanità”. La denuncia arriva dal sito di Human Rights Watch, l’organizzazione che si occupa di segnalare le violazioni dei diritti umani. Unghie strappate, violenze sessuali e chiodi elettrificati piantati nelle orecchie. Questo il trattamento che subiscono migliaia di detenuti rinchiusi in 27 centri carcerari, tutti gestiti dalle agenzie di intelligence siriane. Un vero e proprio “arcipelago della tortura”, dove molte persone hanno perso la vita. L’Ong, con sede a New York, ha intervistato più di 200 disertori ed ex detenuti, i quali hanno raccontato di come i reclusi vengano “picchiati, spesso con bastoni o fili elettrici”, ma non solo. Hanno parlato di elettrochoc, abusi sessuali, strappo delle unghie, ustione con acidi, oltre all’obbligo per il detenuto di mantenere per molte ore posizioni…