Addio Klubradio, unica voce d'opposizione tra le radio ungheresi. La maggioranza conservatrice al potere a Budapest ha approvato ieri in Parlamento una legge con la quale il Consiglio dei media, l'organo di sorveglianza, non è più obbligato ad assegnare la licenza per le frequenze al vincitore di un concorso. In questo modo viene annullato il verdetto del tribunale che lo scorso febbraio aveva stabilito che il Consiglio dei media era obbligato a fare il contratto per la licenza con Klubradio. Il tribunale aveva annullato un concorso palesemente falso organizzato dal Consiglio in cui era risultata vincitrice un'emittente inesistente e aveva imposto allo stesso di rifare la gara per le frequenze. Con l'emendamento approvato ieri, il Consiglio potrà evitare questo obbligo retroattivamente, mettendo di fatto fine a Klubradio. Inutile la denuncia dell'opposizione composta…
di Giancarlo Pini Il primo Gennaio 2012 è ufficialmente entrata in vigore la nuova costituzione (“Magyarorszàg Alaptorvénye) della non più Repubblica ungherese, ma della nuova, e allo stesso tempo vecchia, “Ungheria”. Viene così introdotto un nuovo ordine nazionalista, fondato su valori cristiani, non più Repubblica, come già detto, bensì Stato radicato nelle radici Magiare. Tra i punti più discutibili e sicuramente più dibattuti anche a livello europeo, c'è la premessa, in cui si rivendicano parti del territorio magiaro che alla fine della prima guerra mondiale vennero assegnati alla Romania, all'Austria e alla Slovacchia; il nuovo sistema elettorale infatti, prevede che siano incluse persone di origine ungherese che non vivono sul suolo magiaro, per cui queste non potranno subire le decisioni politiche dei paesi in cui vivono. Il progetto del premier…
In occasione dell'anniversario dell'inizio della rivoluzione del 1956, gli ungheresi sono scesi in piazza per protestare contro la legge bavaglio voluta dal governo ultranazionalista di Viktor Orban. La manifestazione non è stata promossa da uno dei partiti all’opposizione, ma è nata su internet e a Budapest si sono radunate fra le sessantamila e le centomila persone. "No al bavaglio", "libertà d'informazione", "questo regime non mi piace" sono solo alcuni degli striscioni apparsi nel corteo. Il Governo ungherese ha cercato di boicottare in tutti i modi la manifestazione, arrivando persino a spegnere in centro delle telecamere di controllo del traffico, per impedire la diffusione delle immagini dell’evento. Il governo Orban ha istituito un'autorità di controllo dei media (Nmhh) che punisce con misure di censura e multe pesantissime i media critici. Questo…
L’Europa tira un sospiro di sollievo? La coalizione liberale guidata dal premier uscente Tusk, stando ai primi exit poll, si sarebbe riconfermata alla guida del paese con un risultato vicino al 50% dei voti. Il partito del Premier, Piattaforma dei cittadini (Po), ha raggiunto il 38% dei consensi, mentre il suo alleato di governo, il partito dei contadini (Psl), l’8%. La coalizione di governo dovrebbe mantenere così la maggioranza parlamentare, con 239 seggi complessivi (212 al Po e 27 al Psl) sul totale di 460 seggi. Il partito dello sconfitto Jaroslaw Kaczynski, Diritto e giustizia (PiS), si è fermato al 30%. Kaczynski ha però dichiarato che non si arrenderà e che in futuro la Polonia seguirà l’esempio dell’Ungheria. Un riferimento alla destra nazionalista-autoritaria del premier magiaro Viktor Orban che in…