Search Results for: Viktor Orbàn

Ungheria, stravolta la Costituzione. Ue: “Modifiche avventate”

La nuova Costituzione ungherese, entrata in vigore il 1 gennaio 2012, continua a far discutere. Voluta dal Primo Ministro Viktor Orbán e approvata a colpi di maggioranza dal partito conservatore Fidesz, la nuova carta aveva limitato l’indipendenza della Banca Centrale e dei media, modificato la legge elettorale ed escluso qualsiasi apertura all’aborto o ai matrimoni gay. Ieri la Carta è stata ulteriormente modificata con l’approvazione di un emendamento che secondo gli osservatori internazionali metterebbe a rischio la democrazia in Ungheria. Le modifiche approvate alla Costituzione. Il nuovo emendamento limita, infatti,  i poteri della Corte Costituzionale che negli ultimi due anni ha bloccato molte delle leggi approvate dal Parlamento. D’ora in poi non potrà più entrare nel merito delle leggi che potranno essere esaminate solamente da un punto di vista formale. Questo,…
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Il nostro articolo sul razzismo in Ungheria, la replica dell’ambasciata

Pubblichiamo per intero la replica dell'Ambasciata ungherese a Roma all'articolo di Frontiere News firmato da Riccardo Bottazzo Il jazz, un’arma contro le derive reazionare e xenofobe dell’Ungheria, pubblicato il 23 gennaio. Buongiorno! Il 23 Gennaio è stato pubblicato un articolo da Lei scritto sul sito frontierenews.it. Il Vostro articolo purtroppo contiene numerose inesattezze di fatto che Vi portano a conclusioni errate e diffamatorie verso il nostro Paese e Governo. Per citare qualche esempio dal Vostro articolo: 1) I neo nazisti di Jobbik, nei fatti, hanno la funzione di appoggiare dall’esterno il governo di Viktor Orbàn, spingendolo sempre più a destra. Il partito di estrema destra Jobbik non appoggia per niente la coalizione governante di Fidesz (Alleanza di Giovani Democratici) e KDNP (Partito Popolare Cristian Democratico), anzi, Jobbik è il più feroce…
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Il jazz, un’arma contro le derive reazionare e xenofobe dell’Ungheria

"Musei, fondazioni e teatri sono stati o chiusi o assegnati a servi del regime che li usano solo a fini propagandistici. Senza libertà non si può produrre cultura". di Riccardo Bottazzo REAZIONE E XENOFOBIA, UN COCKTAIL ESPLOSIVO. E’ notte fonda a Budapest. E la premesse c’erano tutte. Gli scandali e il malgoverno che hanno travolto il partito socialista al potere da due legislature, la crisi economica che ha devastato soprattutto le categorie più deboli, il rafforzarsi di partiti di destra e di formazioni dichiaratamente naziste e xenofobe; il partito conservatore Fidesz ha vinto le elezioni con il 53% di voti e il suo leader Viktor Orbàn governa senza sottostare a mediazioni con partiti più moderati - come era avvenuto in passato - e avendo anche i numeri per mettere mano alla…
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Ungheria, quotidiano di destra: “Gli animali zingari vanno eliminati”

“Gli zingari sono animali e vanno eliminati”, sono le parole pubblicate sul quotidiano ungherese Magyar Hirlap, vicino alle posizioni xenofobe del premier Viktor Orban. L’articolo è firmato da Zsolt Bayer, uno dei fondatori del Fidesz, il partito di destra che incita allo sterminio della comunità Rom in Ungheria, pari al 7% della popolazione. Nell’articolo viene fatto il parallelo tra gli zingari e gli animali, che secondo Bayer avrebbero in comune “il fare i loro bisogni ovunque” e “di essere in maggioranza assassini”. Per questo andrebbero eliminati. I partiti di opposizione hanno condannato il giornale, urlando allo scandalo. Tra il 2008 e il 2009 in Ungheria, a causa di articoli e discorsi simili, ci sono stati ripetuti attacchi alle comunità Rom. Zsolt Bayer si è difeso dicendo di essere stato frainteso:…
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Trasparenza sui Media: UE approva la petizione per nuova direttiva

La Commissione UE ha approvato la petizione sulla trasparenza dei media. La raccolta di firme è stata ufficializzata il 5 ottobre scorso. In pratica si chiede l’adozione di una nuova direttiva, che tuteli la pluralità dell’informazione in tutti gli Stati membri. Il precedente - In passato è già stato chiesto all’Europa di regolamentare e proteggere il pluralismo dei media. Nel 2009, il Parlamento europeo, in occasione del voto sulla risoluzione, si divise in due. A chiedere l’intervento UE furono i liberali, le sinistre e i verdi. Alla fine però la risoluzione non fu approvata per una manciata di voti. Il blocco fu causato dal voto contrario del Gruppo Popolare e di alcuni deputati liberali irlandesi. La nuova prospettiva - Attualmente le cose sembrano essere cambiate, lo scorso aprile infatti, è entrata in vigore la…
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