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I venti eroi del 2011 (parte 4)

A cura di Joshua Evangelista, Francesco Caselli e Valerio Evangelista Attivisti, blogger, filantropi. Ma anche semplici cittadini che nel momento della necessità non hanno esitato a dare se stessi per cause più grandi di loro, anche al costo della vita. Dalla Primavera araba, dal mondo dell’associazionismo e dalla vita di tutti giorni, abbiamo scelto venti persone, a nostro avviso eroiche, che con le loro vite e le loro azioni hanno caratterizzato in positivo questo 2011. Dopo gli eroi delle scorse puntate (Arrigoni, Bouazizi, Calloni, Dimiceli e Djokovic, Ali Ferzat, Leymah Gbowee, Wael Ghonim, Anna Hazare, Qais el Hileli, Takeshi Kanno, Derreck Kayongo, Tawakkul Karman, Robin Lim, don Giacomo Panizza) oggi parliamo di Katsunobu Sakurai, Bruno Serato, Ellen Johnson Sirleaf, Fathi Terbil e Sandro Usai. Katsunobu Sakurai Il tipico politico giapponese deve avere una parola d'ordine: moderazione.…
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Saro-Wiwa, l’eroe del Delta del Niger contro le multinazionali del petrolio

di Maria Chiara Rizzo “Provo sgomento per la vergognosa povertà del mio popolo che vive su una terra molto generosa di risorse; provo rabbia per la devastazione di questa terra; provo fretta di ottenere che il mio popolo riconquisti il suo diritto alla vita e a una vita decente. Così ho dedicato tutte le mie risorse materiali ed intellettuali a una causa nella quale credo totalmente, sulla quale non posso essere zittito. Non ho dubbi sul fatto che, alla fine, la mia causa vincerà e non importa quanti processi, quante tribolazioni io e coloro che credono con me in questa causa potremo incontrare nel corso del nostro cammino. Né la prigione né la morte potranno impedire la nostra vittoria finale”. [Saro-Wiwa] E’ doveroso ricordare oggi, nell’anniversario della sua uccisione, Kenule…
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Chrislam, il sincretismo unisce (o divide) l’America che crede

di Martina Strazzeri "Siamo fratelli, siamo la famiglia di Dio. Nessuno di noi è meglio degli altri ai Suoi occhi. Il futuro contro il "Maligno" può essere vinto solo restando saldamente uniti". E' questa frase di Malcolm X ad accogliere i tanti visitatori incuriositi di chrislam.org, il sito web del movimento che ha letteralmente spaccato l'opinione dei credenti d'America. Nato negli anni Settanta da Tela Tella in Nigeria, il movimento del Chrislam riconosce come testi sacri sia la Bibbia che il Corano. Il concept ha viaggiato e sta conoscendo nuova linfa tramite la Grace Fellowship Church di Atlanta, in Georgia, come una sorta di risposta al bisogno sempre più incombente di confronto nato in seguito a quel tragico 11 settembre di 10 anni fa. Sono già 60 le chiese diffuse negli…
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Cina e Russia bocciano la risoluzione contro la Siria

Nove favorevoli, quattro astenuti e due contrari. Questo è stato il responso del Consiglio di Sicurezza dell’Onu sulla bozza di risoluzione presentata da Francia, Germania, Inghilterra e Portogallo riguardante la Siria. Sembra una vittoria, ma non è così. Perché i due voti contrari sono di Russia e Cina, membri permanenti del Consiglio di Sicurezza che hanno potere di veto. Così la risoluzione, che condannava il regime siriano di Assad per le violente repressioni e intimava il blocco immediato delle violenze, è stata bloccata. Le reazioni di Usa e Francia non si sono fatte attendere.  Susan Rice, rappresentante permanente degli Stati Uniti all'Onu, ha dichiarato: “Oggi la Siria ha avuto la prova di quali sono i Paesi che hanno ignorato il suo appello. Questo Consiglio ha il dovere di porre fine a sei mesi di violenze, torture e repressioni. E ha…
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Dal web solidarietà per Kate, rischia la lapidazione

La rete si mobilita per salvare la vita a Kate Omoregbe, la ragazza nigeriana detenuta nel carcere di Castrovillari per possesso di sostanze stupefacenti e che, una volta scarcerata e espulsa dal Paese, rischierebbe la lapidazione. La donna era fuggita dalla Nigeria dieci anni fa dopo aver rifiutato la conversione all’islam e il matrimonio combinato dai suoi genitori con un uomo molto più anziano di lei. “Aiutiamola!”, “Salviamola dalla barbarie della lapidazione!” questi i post che gli utenti di Facebook e Twitter scrivono nei diversi gruppi creati appositamente, i quali si occupano anche di diffondere l’appello del sito internet Care2, www.thepetitionsite.com che vanta già di oltre 10mila firme. Su Facebook in particolare è nata la pagina “no alla lapidazione di Kate Omoregbe” dove 800 persone si stanno impegnando per diffondere l’appello…
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