I venti eroi del 2011 (parte 4)

A cura di Joshua Evangelista, Francesco Caselli e Valerio Evangelista

Attivisti, blogger, filantropi. Ma anche semplici cittadini che nel momento della necessità non hanno esitato a dare se stessi per cause più grandi di loro, anche al costo della vita. Dalla Primavera araba, dal mondo dell’associazionismo e dalla vita di tutti giorni, abbiamo scelto venti persone, a nostro avviso eroiche, che con le loro vite e le loro azioni hanno caratterizzato in positivo questo 2011. Dopo gli eroi delle scorse puntate (Arrigoni, Bouazizi, Calloni, Dimiceli e DjokovicAli Ferzat, Leymah Gbowee, Wael Ghonim, Anna Hazare, Qais el HileliTakeshi Kanno, Derreck Kayongo, Tawakkul Karman, Robin Lim, don Giacomo Panizza) oggi parliamo di Katsunobu Sakurai, Bruno Serato, Ellen Johnson Sirleaf, Fathi Terbil e Sandro Usai.

Katsunobu Sakurai

Il tipico politico giapponese deve avere una parola d’ordine: moderazione. Abito grigio e temperamento dello stesso colore. Ma il sindaco di Sōma (25 km da Fukushima), Katsunobu Sakurai, ha abbandonato il torpore del politichese, scagliandosi contro l’arroganza burocratica della sua classe dirigente. Aveva chiesto al governo di evacuare la propria cittadina, temendo gli effetti catastrofici del sisma, ma venne ignorato completamente. Su YouTube ha espresso tutto il suo sdegno: “Sono arrabbiato. Sono stato ignorato e ingannato, la gente è stata lasciata qui a morire. Ho deciso che devo essere l’ultima persona a lasciare questa città, non me ne andrò fino a quando l’ultima persona avrà lasciato la città in modo sicuro”.

Bruno Serato

Un eroe italiano che in America usa il suo talento per aiutare il prossimo. Lo chef di alta cucina Bruno Serato, titolare di uno dei ristoranti più in voga della California, l’Anaheim White House, da sei anni serve venti chili di pasta a 300 bambini poveri che altrimenti andrebbero a letto senza cena. Ogni giorno, alle cinque del pomeriggio, Bruno accompagna personalmente i bambini al centro di solidarietà per minori in difficoltà di Anaheim, il Boys and girls Club, servendo loro spaghetti al pomodoro. Finora ha servito 250mila piatti di pasta spendendo 2000 dollari al mese. Un vanto per l’Italia. Nel mondo.

Ellen Johnson-Sirleaf

Sconfiggendo George Weah, l’ex-calciatore del Milan, Ellen Johnson-Sirleaf è diventata nel 2006 la prima donna nera nel mondo presidente di uno stato e anche la prima donna eletta come capo di stato in Africa. Nonostante molti seguaci del sanguinario Charles Taylor siano ancora al governo, nel 2006 Ellen sottopose alla Nigeria una richiesta ufficiale di estradizione per Taylor. Nel 2011 ha vinto il Premio Nobel per la pace assieme a Tawakkul Karman e Leymah Gbowee “per la loro battaglia non violenta a favore della sicurezza delle donne e del loro diritto alla piena partecipazione nell’opera di costruzione della pace”.

Fathi Terbil

Fathi Terbil è un avvocato libico, attivista dei diritti umani e membro del Consiglio nazionale di transizione come rappresentante dei giovani libici. Assiste i parenti degli oltre 1000 prigionieri uccisi nel 1996 nella prigione di Abu Salim dalle forze di sicurezza libica. Nel governo provvisorio è ministro della Gioventù e Sport. A causa della sua attività è stato arrestato a febbraio, scatenando la manifestazione a Bengasi che ha dato inizio alla guerra civile, venendo liberato pochi giorni dopo. Il 30 maggio 2011 è stato insignito del Ludovic-Trarieux Premio Internazionale per i diritti umani (“Il premio dato da avvocati per un avvocato”), assegnato ogni anno ad un avvocato che ha combattuto per la difesa dei diritti umani nel mondo.

Sandro Usai

Era un uomo di Arbus. Non era famoso, ma nell’aiutare nella gratuità era un eroe e forse non lo sapeva. Sandro Usai, un volontario antincendio boschivo della Protezione civile, era a Monterosso quando l’alluvione ha messo in ginocchio mezza Liguria. Nonostante la forte pioggia, Sandro ha deciso di non fermarsi e di dare tutto se stesso per mettere in salvo più persone possibili dalla piena del fiume. quando un’onda di fango lo ha portato via. Il comune di Monterosso intitolerà una piazza in suo onore e il Presidente della Repubblica Napolitano gli ha assegnato una medaglia d’oro al valore civile. Si onorano gli uomini quando sono qualcuno. Sandro era qualcuno, era un volontario.


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