Non diminuisce il numero dei ribelli uccisi in Siria. Dopo i 31 morti del 6 dicembre, venerdì altri 41 civili sono stati uccisi dalle forze di sicurezza siriane nel corso delle proteste contro il regime di Bashar al-Assad. A comunicarlo è stato l’Osservatorio siriano per i diritti umani. Nella città di Homs sono morte 12 persone, tra cui due bambini di 10 e 12 anni. Nel villaggio di Aqrab ha perso la vita un quattordicenne. Più a nord cinque civili sono stati uccisi a Hama mentre nelle provincia di Damasco il bilancio è più pesante: 18 morti fra cui due bambini. Dallo scoppio delle rivolte di metà marzo sono morti più di 4mila persone solo nella provincia meridionale di Daraa, dove venerdì sono state uccise una donna e una ragazza.…
Secondo una fonte Fbi, la Nato e l’Usa starebbero addestrando i ribelli siriani contro il governo di Bashar al Assad. La fonte è di un’ex agente dei servizi segreti, Sibel Edmonds, la quale afferma che la preparazione si sta svolgendo nella città di Hakkari, nel sud est della Turchia, al confine con la Siria. L’addestramento de “L’Esercito siriano Libero”, l’esercito che è stato formato dai ribelli contro il governo Assad, sarebbe iniziato a Maggio.
Nella sola giornata del 6 dicembre 2011, 30 ribelli siriani sono stati uccisi dalle forze fedeli al presidente Bashar al Assad nella città di Homs, e una nella città di Aleppo, secondo quanto riferito dai Comitati di coordinamento locale degli attivisti anti-regime. Tra le vittime ci sarebbe anche un minorenne.
Damasco ha vietato l’importazione di iPhones e smartphones all’interno della Siria. La notizia è stata diffusa ieri dal dipartimento delle dogane che dipende dal Ministero delle Finanze. Tale divieto sarebbe stato imposto per via delle videocamere e telecamere presenti negli apparecchi, che potrebbero testimoniare le violente repressioni verso le manifestazioni contro Assad. Negli ultimi 9 mesi (cioè da quando sono iniziate le manifestazioni), le vittime sarebbero almeno 4.000, secondo stime delle Nazioni Unite. Le autorità siriane fanno sapere che il divieto di usare iPhones nel Paese partirà il 6 dicembre 2011.
Mentre Assad annuncia un giro di vite sul web, a Kafranbel, nella provincia siriana di Idib è andata in scena una singolare manifestazione. Gli oppositori sono scesi in piazza con la bocca coperta da simbolici bavagli e hanno protestato in assoluto silenzio. Nella stessa città i soldati hanno torturato il sindaco perché ha appoggiato la rivoluzione.