Dopo i cori razzisti contro i giocatori stranieri del Milan, che hanno portato alla sospensione dell'amichevole, anche l'assessore leghista di Corbetta, Riccardo Grittini è indagato per aver partecipato ai "buu" contro Boateng in curva. Durante una trasmissione di Sky Tg24, Claudio Calì ha intervistato Antonio Balzarotti, sindaco leghista di Corbetta, che, difendendo il suo collega indagato, nel fuorionda si è lasciato uscire la frase: "Come si fa a dire che 'buu' a un negher sia reato?"
"La lotta per i nostri alienabili diritti è opposta a qualsiasi forma di razzismo o bigotteria inclusi - ma non limitatamente a questi - l'antisemitismo, l'islamofobia, il sionismo e le altre forme di bigottismo diretto a chiunque". A riaffermare i principi di libertà, giustizia ed equità è il sito Electronic Intifada, gestito da palestinesi, su cui è stato pubblicato un appello a tutti coloro che sono in qualche modo sensibili alla causa del popolo palestinese affinché non cedano alla tentazione di cadere nel razzismo. "Ci opponiamo al cinico e infondato uso del termine 'antisemitismo' come strumento per soffocare ogni critica a Israele od opposizione al sionismo", continua l'appello. Credere che "siccome qualcuno è ebreo" allora automaticamente "supporta il sionismo o le politiche coloniali e di apartheid dello stato di Israele"…
Enrico Sassoon ha lasciato oggi la società Casaleggio Associati, di cui era socio di minoranza. L'uomo ha motivato la sua scelta in una lettera al Corriere della Sera. Innanzitutto la questione Beppe Grillo: benché la sua (ormai ex) società si occupi anche della gestione di buona parte della comunicazione del MoVimento del comico genovese, Sassoon ha dichiarato di non conoscere Grillo, né di averci mai parlato. E smentisce i suoi rapporti con i poteri forti: "I media hanno speculato in merito interpretando il mio ruolo come rappresentante di più o meno precisati «poteri forti» intenzionati a infiltrare, tramite la Casaleggio Associati, il blog di Beppe Grillo e, tramite Gianroberto Casaleggio, il movimento politico. In breve, non rappresento alcun potere forte, né in generale né nello specifico, né ritengo che alcun potere…
Sono sempre più diffusi e, nonostante la lente di ingrandimento della Polizia Postale, riescono a diffondere notizie, promuovere incontri e dibattiti o, nel peggiore dei casi, azioni e dimostrazioni che sfociano in episodi di pura violenza. Sono stati definiti in svariati modi: contenitori d’odio, seminatori d’omofobia quelli più comuni. Sono i siti internet a contenuto razzista, xenofobo e antisemita. Pagine telematiche contro le quali si è pronunciato ieri il ministro per la Cooperazione e Integrazione, Andrea Riccardi: l’aumento dei siti razzisti impone al governo un aggiornamento della normativa, che rispetti quanto già stabilito in sede europea”. L’intervento legislativo promesso sarà coordinato dallo stesso ministero per la Cooperazione e Integrazione e vedrà la partecipazione dei ministri della Giustizia e dell’Interno, settori ampiamente coinvolti nella gestione dei reati connessi alle intolleranze culturali…
Uno studio condotto dai ricercatori della New York University,pubblicato su Nature Neuroscience, avrebbe scoperto che il cervello è inconsciamente programmato per il razzismo. Infatti gli stessi circuiti cerebrali utilizzati per capire a quale gruppo etnico appartiene un’altra persona, si sovrappongono con quelli che portano alle decisioni emotive, portando le persone a prendere delle decisioni basandosi solo sull’aspetto fisico dell’individuo che si trovano di fronte. Elizabeth Phelps, ricercatrice a capo dello studio, dichiara :” Fino a pochi anni fa non sarebbe stato concepibile individuare nel cervello le aree di rappresentazione dei diversi gruppi etnici, eppure queste zone esistono. In particolare, il network di zone dell'amigdala, della corteccia prefrontale dorsolaterale e la corteccia cingolata anteriore sono fondamentali per il nel riconoscimento di individui di una particolare etnia. Queste aree sono anche deputate…