E’ partita la campagna di comunicazione contro il razzismo, realizzata dall’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (Unar). Presentata ieri a Roma, sarà diffusa su tutti i media nazionali in uno spot di 30 secondi. Nello spot si vede l’immagine di un’etichetta di un vestito “Made in Italy” e sotto le componenti del tessuto: “92% italiani, 1,6% romeni, 0,80% albanesi e così via. Poi lo slogan: “L’italia autentica è quella che sa integrare”. “La forza di “Made in Italy” è la sua capacità di sdrammatizzare, con immagini della vita quotidiana, un problema grave come questo, visto che il timore per lo straniero è ancora al terzo posto delle paure dei cittadini italiani”, lo ha detto Cecilia Guerra, sottosegretario al Lavoro e Politiche sociali. Il capo d’abbigliamento è “un insieme di fili diversi che…
"La Uefa adotta una politica di tolleranza zero e ha dato agli arbitri la facoltà di fermare i match in caso di comportamenti razzisti". La Uefa ribadisce la propria posizione, a poche ore dall'inizio di Euro 2012, dopo l'episodio avvenuto due giorni fa (durante l'allenamento di giovedì dell'Olanda allo stadio di Cracovia, aperto al pubblico, dagli spalti sono partiti dei cori razzisti indirizzati ai giocatori di colore da parte di un gruppo di tifosi del Wisla). "La Uefa è stata informata su alcuni episodi isolati relativi ai cori razzisti durante l'allenamento dell'Olanda a Cracovia. Se un simile comportamento dovesse essere tenuto nelle prossime sessioni, l'Uefa valuterebbe l'impiego di misure per tutelare i giocatori", fa sapere la federcalcio continentale.
"Cioè, Repubblica ha davvero pubblicato una roba simile? Ditemi che è uno scherzo". Così il blogger Daniele Sensi commenta sul suo profilo Facebook l'inchiesta di Repubblica "L'altra Perugia ostaggio della droga: la Scampia umbra nelle mani dei tunisini", permeata di un (neanche troppo) velato razzismo. Attilio Bolzoni, inviato di Repubblica, scrive così: "Tunisini. Albanesi. Nigeriani. E dietro di loro napoletani e calabresi. Tutti insieme l'hanno conquistata e devastata". E ancora: "Venite a scoprire con noi come è cambiato il volto di Perugia". Facile intendere dove voglia andare a finire: "Al posto delle antiche ed eleganti cioccolatterie sul corso Vannucci ci sono i kebab, paninerie e paninoteche, vetrine piene di cianfrusaglie, baretti che vendono sbobba alcolica a pochi centesimi, fumi di agnello arrosto e puzzo di piscio, vedette, spacciatori sulle scalinate del…
I parenti di Theo Walcott, 23enne calciatore inglese - di padre anglo-giamaicano - dell’Arsenal, hanno deciso che non lo seguiranno il mese prossimo in Ucraina per il Campionato Europeo 2012. Ieri l’ala dell’Arsenal è stata convocata dall’allenatore della nazionale, Roy Hodgson, per far parte della rosa che rappresenterà l’Inghilterra ai prossimi europei di calcio. Il fratello Ashley ed il padre Don hanno dichiarato che non si recheranno in Ucraina perché temono fenomeni di razzismo. E’ ancora vivo per loro il ricordo dell’incivile comportamento tenuto dai tifosi bulgari nel corso di una partita nell’Europa dell’est, lo scorso settembre. Walcott ed altri suoi compagni 'di colore' in quell’occasione furono pesantemente insultati e chiamati “scimmie”. Tramite Twitter, ieri Ashley Walcott ha espresso anche i propri dubbi sull’opportunità di tenere dei campionati europei in paesi dove i…
Non è la prima volta che Paolo di Canio, ex giocatore della Lazio e del West Ham finisce sui giornali per atteggiamenti razzisti. Si ricordano ancora le goliardiche esultanze a braccio teso mentre salutava i suoi “camerati” laziali della curva Nord a Roma. Questa volta Di Canio è accusato di aver rivolto insulti e parole discriminatorie a Jonathan Tehoue, un calciatore nero che lui stesso allena. Di Canio per ora non fa commenti e neanche lo Swindon, la squadra che lo ha ingaggiato come allenatore, si è pronunciata, ma si è limitata a dire che la faccenda è nella mani degli avvocati. L’allenatore dovrebbe essere interrogato dalla Football Association nei prossimi giorni. Tehoue infatti si sarebbe lamentato dei commenti di Di Canio parlandone prima con Nicholas Watkins, presidente dello Swindon.…