INGREDIENTI: - 250 gr farina di semola - 50 gr farina 00 - 50 gr burro - 1 vasetto yogurt (170gr) - 3 uova - 1/2 bicchiere latte - 100 gr cocco grattugiato - 50 gr pistacchi (decoro) - scorza grattugiata di 1 limone - 1 pizzico di sale PREPARAZIONE: Sciogliete leggermente il burro e mescolatelo con lo yogurt e il latte. Montate gli albumi e i tuorli in due contenitori diversi in cui avrete versato metà dello zucchero ciascuno. Versate nella ciotola dove avrete montato i tuorli, finché avete ottenuto un composto chiaro e schiumoso, la scorza di limone grattugiata, il pizzico di sale. Poi versate la parte liquida di burro, latte e yogurt. Quindi la semola, la farina e 50 gr di cocco. Inglobate un ingrediente per volta…
Il 15 maggio, l’anniversario della “catastrofe”, la “Naqba”, è più che mai presente tra i palestinesi. Nell’ultima settimana, sotto a un cielo nero con fuochi di assedio sono stati uccisi almeno 140 palestinesi, compresi 39 bambini, più di 950 sono i feriti. 10 mila palestinesi sono stati costretti ad abbandonare le loro case per mettersi al riparo dagli attacchi israeliani, ma a Gaza, una striscia di terra di 670 chilometri con due milioni di abitanti e i confini barricati dalle forze israeliane, non c’è molto spazio per ripararsi dal quarto arsenale più equipaggiato del mondo. Oggi negli attacchi israeliani sono morte dieci persone in un campo rifugiati e la palazzina che ospitava gli uffici di Al Jazeera a Gaza city è stata distrutta. L’escalation di violenza è cominciata la scorsa…
Intervista ad Aysar Al-Saifi di Ludovica Iaccino Nato e cresciuto nel campo profughi di Dheisheh, uno dei più grandi in tutta la Cisgiordania, Aysar Al-Saifi ricorda ancora gli aneddoti raccontati a tavola; parole sussurrate, sguardi complici, intere generazioni accomunate dalla voglia di libertà e dalla speranza di un futuro migliore. La paura, la sofferenza di famiglie dilaniate dal dolore, la pena di madri che piangono figli uccisi dai militari o dimenticati in prigioni che è impossibile visitare, sono ricordi lucidi nella sua mente. Tuttavia, Aysar – che ora vive in Italia – ricorda anche la resilienza del suo popolo, le amicizie indissolubili, i primi amori, i giochi di ombre alla luce di candele, l’amore di sua madre, la lotta per mantenere viva la memoria di un popolo martoriato dalla guerra, dall’occupazione israeliana,…
Il COVID-19 ha affossato economia e sanità pubblica in Palestina, già devastata dall'occupazione israeliana della Cisgiordania e dall'embargo a Gaza. I medici (israeliani e palestinesi) e le associazioni umanitarie stanno lanciando l’allarme. Secondo l’ultimo rapporto della Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo (UNCTAD) sulla situazione economica in Palestina, il COVID-19 ha aggravato le terribili condizioni economiche nei territori palestinesi occupati. Già prima della pandemia, la stessa UNCTAD prevedeva un biennio ’20-’21 devastante per l’economia palestinese, con una stima di diminuzione del PIL pro capite tra il 3% e il 4,5%. In effetti, i tassi di povertà e di disoccupazione sono rimasti elevatissimi (attorno al 30%), il PIL pro capite è diminuito per il terzo anno consecutivo, la Cisgiordania ha registrato il suo tasso di crescita più basso…
Che fine ha fatto Mustafa, il papà di Omar? È stato rapito dagli israeliani? È vittima delle lotte intestine tra gruppi palestinesi rivali? Oppure è partito improvvisamente per motivi a Omar sconosciuti? “Scomparso” (Lebeg, 2019) di Ahmed Masoud è un romanzo di perdite e tradimenti, a cavallo di quasi trent’anni di storia palestinese, tra la prima e la seconda Intifada e gli accordi di pace di Oslo. Il protagonista è Omar, bambino informatore, abusato e infine combattente. Per gentile concessione dell’editore pubblichiamo un estratto del libro, tradotto in italiano da Pina Piccolo, che l’autore ha presentato in diverse città d’Italia. Mio padre non c’era più. Ero troppo piccolo per capire il perché, e nessuno era in grado di spiegarmelo, nemmeno mia madre. Quando glielo chiedevo, mi rivolgeva un sorriso triste,…