Dov’è la Primavera Italiana?
Il popolo crede nel suo leader: “¡Fuerza Cristina, fuerza Argentina!”
di Luca Ortello Vittoria schiacciante. Anche se non c’erano dubbi al riguardo: il 23 ottobre 2011 alle 23:00 (ora italiana), Cristina Fernández de Kirchner del Frente para la victoria, ha vinto le presidenziali argentine con il 53,7% dei voti - evitando così il ballottaggio -, ha ottenuto la maggioranza assoluta in Camera e Senato e ha sbaragliato l’opposizione: il socialista Hermes Binner (17,1% dei voti), i due peronisti di destra Duhalde (5,8%) e Rodriguez Saa (7,6%), Ricardo Alfonsin (12,7%), figlio di Raul, il presidente del ritorno alla democrazia nel 1983, ed Elisa Carriò (1,8%). Secondo la legge argentina, un presidente può essere eletto al primo turno se raggiunge almeno il 40% dei voti e ha un vantaggio superiore di 10 punti sul secondo. Nessun problema per la “Presidenta”, classe 1953…
Il villaggio di cartone: la volontà di cambiare il mondo
di Luca Ortello Una chiesa non serve più e viene svuotata di tutti gli arredi sacri, compreso il grande crocifisso sopra l'altare. Il vecchio prete non può far altro che rassegnarsi a questa sorte. Quando ormai la casa di Dio è spoglia e nuda, con solo l’altare di marmo e le panche, un gruppo di immigrati africani senza permesso di soggiorno la occupano abusivamente per sfuggire agli arresti della polizia. Il vecchio prete decide di aiutarli e nasconderli, ridando così senso alla propria esistenza. Ermanno Olmi, come Emanuele Crialese aveva fatto con Terraferma, racconta una storia di immigrazione, rispetto, conoscenza dell’altro, incontro e scontro, aggiungendo una tematica importante: la religione. Più volte nel film vengono citati passi della Bibbia sul rispetto e l’amore verso il prossimo; e non è per…
Il corteo in mezzo ai black bloc. Ecco come si prepara la guerriglia
Testo di Joshua Evangelista, immagini di Luca Ortello A Piazza San Giovanni piovono sampietrini e bombe carta. L'odore aspro dell'immondizia rovesciata controbilancia quello della plastica che va a fuoco. Non riusciamo a vedere molto, una coltre di fumo quasi impenetrabile separa i due schieramenti. Le gittate delle pietre diventano sempre più lunghe. Dentro un'auto ormai distrutta un poliziotto è sdraiato e si tocca il ginocchio. Grida dal dolore, non riesce a muoverlo. Intorno i fotografi cercano di immortalare quella che potrebbe essere un'immagine da copertina. Ma la nostra storia inizia qualche ora prima, in un clima di festa. *** Piazza della Repubblica è molto colorata. I carri dei manifestanti sono circondati dai curiosi e c'è la fila per salire su un vecchio bus dal quale il deejay sceglierà la musica…