di Giuseppina Fioretti Mi sono convertita all'Islam nel 1987 ma non ho mai sbandierato a nessuno la mia fede religiosa, (non è la fede a definirci ma ciò che facciamo, e molti valori di questa umanità che sta scomparendo sono trasversali a molte religioni). Prima di Natale il Patriarca Francesco ha presenziato ad una veglia di preghiera per i cristiani perseguitati in Medio Oriente nel Duomo di San Lorenzo a Mestre. Insieme ad altri musulmani siamo entrati in chiesa accettando l'invito alla preghiera. La prima persona (cristiana) che ha letto sull'altare ha iniziato le sue preghiere ricordando i musulmani e gli imam che sono morti per salvare i cristiani dalla barbarie dell'Isis. Ecco perché questa circolare mi lascia perplessa... perché mi aspettavo la discriminazione in ambiente religioso e non nella laicità…
di Simone Guidi In queste ore le bacheche virtuali di mezzo mondo sono invase dalla lotta tra le matite e i fucili, dalle vignette e dall’indignazione. Una retorica spesso semplificatoria, che infiamma la rete e i media, ma che purtroppo non ci viene in soccorso per comprendere quanto avvenuto, a contenere il trauma di un assalto in piena regola, progettato e attuato nel santuario della democrazia europea e dei suoi diritti, e soprattutto ordito secondo una trama che sembra progettata con accuratezza, e probabilmente non in completa autonomia. Emerge, già nelle medesime ore in cui il terrorismo tiene letteralmente sotto scacco Parigi, la vicinanza di Cherif e Said Kouachi con nuclei jihadisti che orbitano intorno allo Stato Islamico; fatti che portano alla luce, una volta di più, quella rete ipercomplessa e densa…
di Manuele Petri Sono passate poco più di 24 ore dalla terribile e allo stesso tempo insensata carneficina nella redazione di Charlie Hebdo. A noi di Frontiere, però, sembra passata un’eternità. Ogni battito di ciglia è stato saturato da un Tweet, ogni secondo da un post, ogni minuto da un articolo e ogni ora da un programma televisivo in cui esperti o presunti tali hanno sentito il bisogno di esprimere la propria opinione al riguardo. Nei tempi dei social e dell’editoria multimediale non è concesso attendere per informarsi, riflettere, comprendere. Come se il mondo sentisse il bisogno di sapere in ogni momento quello che ci passa per la testa. Di fronte ai 12 morti e agli 11 feriti di ieri noi abbiamo preferito tacere e ascoltare. Sì, perché riteniamo che…
Il celebre vignettista brasiliano Carlos Latuff (qui alcune sue vignette su Gaza) sull'orrendo gesto avvenuto a Parigi questa mattina e sul vento dell'islamofobia che potrebbe soffiare - ancora una volta - sull'Europa. "Sono l'impersonificazione del diavolo". Lo ha detto l'Imam di Drancy, Hassen Chalghoumi, davanti alla sede del settimanale Charlie Hebdo. "Tante volte ho lanciato l'allarme sui rischi di radicalizzazione", ha affermato ancora l'Imam, noto per le sue posizioni favorevoli al dialogo interreligioso. "Non è solo un orribile oltraggio alla libertà di stampa ma è un attacco a tutto il Paese". Ma "non dobbiamo fare alcuna amalgama tra l'Islam e questi barbari", ha concluso Chalghoumi.
Negli ultimi anni imprenditori musulmani, istituzioni e associazioni di matrice islamica hanno contribuito alla rinascita di decine di sinagoghe. Vi proponiamo una fotogallery dei 14 luoghi di culto ebraici che esseri umani di fede islamica hanno ristrutturato, recuperato o salvato dall'oblio. (da Judaism-Islam.com) Sinagoga riformata di Bradford (Bradford, Regno Unito) Nel 2012 l'ultima sinagoga di Bradford era fortemente danneggiata e le modeste offerte dei 45 fedeli non avrebbero mai potuto coprire i costi di ristrutturazione. La comunità musulmana di Bradford non ha esitato e ha raccolto - grazie anche all'aiuto di due locali imprenditori di fede islamica - 200mila dollari utilizzati per salvare l'edificio. El Ghriba (Djerba, Tunisia) Nel marzo 2014 il Ministero degli Affari Religiosi della Tunisia ha annunciato la costituzione di un fondo per mantenere la sinagoga El Ghriba, la più…