Scritte omofobe all’ingresso del liceo classico Scotti d’Ischia. Sul muretto in vernice rossa è comparsa questa mattina la scritta: “non votate il frocio”. Il messaggio era diretto ad uno studente di 17 anni candidato come rappresentante di istituto. Non è la prima volta che l’istituto finisce sotto l’attenzione dei media per fatti simili. Alcuni anni fa, un giovane si impiccò perché esasperato dal bullismo dei compagni. Due ragazze che frequentavano la scuola si suicidarono, gettandosi dal Monte Epomeo, perché bocciate. Ora questo nuovo episodio. Il preside dell’istituto, Giampiero Calise, in merito alla vicenda della scritta ha detto: “Siamo attenti a tutti i fenomeni che riguardano il disagio dei nostri studenti. Abbiamo istituito un percorso di psicologia scolastica e di educazione alla salute per sostenere i nostri ragazzi in questo periodo…
Il Liceo è considerato la prima scuola superiore fondata da Aristotele nella storia dell'umanità. La leggenda narra che il nome originale greco, peripato, derivasse dall'abitudine di Aristotele di insegnare passeggiando per trasmettere ai suoi discepoli l'amore per tutto ciò che è il mondo e per far capire loro quella che è l'essenza della natura. Qualcosa deve essere andato perso negli anni, perché al Liceo Vivona di Roma - come riporta Pasquale Videtta su Pubblico - alcuni studenti hanno scritto un messaggio molto poco amorevole nei confronti del prossimo: “Via i froci dalla nostra scuola”. Gli studenti pare siano gli stessi accusati di aver spesso insultato alcuni compagni sui diversi social network. Il Liceo Vivona si è quindi ritirato dal Progetto Niso. Il progetto che prevede la partecipazione di quattro organizzazioni provenienti…
Diversi feriti, tre ricoverati uno dei quali a seguito di acido versato negli occhi, un'altra con delle schegge di vetro negli occhi a causa della rottura degli occhiali per le percosse ricevute. Questo il bilancio dell'agguato di matrice omofoba compiuto ieri da un commando di venti neonazisti nazionalisti mascherati, rasati a zero e vestiti di nero all'interno di un locale gay, il "7FreeDays" di Mosca. L'evento ha avuto luogo in coincidenza del "Coming Out Day". "Non ci hanno nemmeno minacciati, hanno subito iniziato a picchiare", hanno raccontato le vittime dell'aggressione. L'assalto annunciato soltanto da un "Avete ordinato una rissa?" pronunciato da uno dei venti, entrati nel locale dopo aver minacciato con una pistola – secondo la testimonianza di Andrei Obolensky, organizzatore dell'evento – il personale di sicurezza all'ingresso, poco prima di far rovesciare tavoli e picchiare i presenti avventandosi con calci e pugni…
Le leggi Moldave hanno bisogno di urgenti modifiche per contrastare gli elevati livelli di discriminazione nei confronti delle minoranze etniche, religiose, lesbische, gay, bisessuali, transessuali e intersessuali (LGBTI), disabili e HIV-positivi. Questo l’allarme lanciato da Amnesty International in un rapporto pubblicato ieri, denominato “Verso l’uguaglianza: discriminazione in Moldavia” nel quale propone modifiche alla legge sulla garanzia di parità e contro la discriminazione, che entrerà in vigore il 10 gennaio 2013. Amnesty chiede inoltre che i crimini motivati dall’odio contro il diverso orientamento sessuale e d’identità, come per la disabilità, vengano inseriti nel codice penale della Moldavia. "C'è un urgente bisogno di questi cambiamenti nel clima attuale della Moldavia, denso di pregiudizi e stereotipi che genera violenza e l'abuso nei confronti dei gruppi svantaggiati, crimini che vengono commessi impunemente", ha detto…
Sono sempre più diffusi e, nonostante la lente di ingrandimento della Polizia Postale, riescono a diffondere notizie, promuovere incontri e dibattiti o, nel peggiore dei casi, azioni e dimostrazioni che sfociano in episodi di pura violenza. Sono stati definiti in svariati modi: contenitori d’odio, seminatori d’omofobia quelli più comuni. Sono i siti internet a contenuto razzista, xenofobo e antisemita. Pagine telematiche contro le quali si è pronunciato ieri il ministro per la Cooperazione e Integrazione, Andrea Riccardi: l’aumento dei siti razzisti impone al governo un aggiornamento della normativa, che rispetti quanto già stabilito in sede europea”. L’intervento legislativo promesso sarà coordinato dallo stesso ministero per la Cooperazione e Integrazione e vedrà la partecipazione dei ministri della Giustizia e dell’Interno, settori ampiamente coinvolti nella gestione dei reati connessi alle intolleranze culturali…