La comunità curda di Parigi, riunitasi oggi in Place della Bastille, porta avanti da giorni la propria indignazione per l’assassinio di tre attiviste del PKK (Partito dei lavoratori del Kurdistan), i cui corpi, ritrovati nella notte di mercoledì scorso, portano tracce di un’esecuzione sommaria: un colpo alla testa probabilmente sparato al silenziatore. Il tutto all’interno della sede dell’organizzazione, al primo piano di un immobile in Rue Lafayette. Un avvenimento shock che ha scatenato la rabbia dell’intera comunità: centinaia dei suoi membri hanno scandito slogan anti-turchi ed altri hanno sventolato bandiere con l'immagine di Abdullah Ocalan, il leader dei ribelli curdi incarcerati, mettendo a rischio le trattative di pace con la Turchia attualmente in corso. E mentre una larga parte dei 150.000 curdi di Francia è accorsa da ogni dove nella…
Settantasei giornalisti in carcere. E' questa la denuncia mossa contro la Turchia dalla Fej - Federazione europea dei giornalisti. La denuncia pubblica è stata fatta il 5 novembre, in occasione della Giornata Europea per la Difesa del Giornalismo intitolata "In piedi con il giornalismo", proprio per manifestare la solidarietà verso i cronisti detenuti ingiustamente, incarcerati grazie ad una legge contro il terrorismo. Negli stessi giorni il premier turco Recep Tayyip Erdogan ha celebrato ad Ankara i primi dieci anni del suo governo come leader del partito dell’Akp, augurandosi di rimanere al potere fino al centenario della Repubblica previsto per il 2023. Una leadership, quella del premier Erdogan, che di sicuro non si è distinta per l'attenzione verso i diritti umani, visto l’incidenza di arresti sotto la sua legislatura. L’ambasciatore turco…
Le prossime Olimpiadi londinesi saranno sicuramente ricordate come i giochi dei divieti: a rimetterci sono stati in primis quelli del “pranzo a sacco”, divieto di consumare bevande e cibo portati dall’esterno. Ma fa molto più discutere il divieto di indossare o comunque esporre simboli appartenenti a partiti/ideologie politiche o stati non riconosciuti ufficialmente dalle Nazioni Unite. Questo per tutelare, si legge nel comunicato, la sicurezza degli ospiti e degli atleti delle nazioni "ufficiali". Le Olimpiadi, come del resto tutte le manifestazioni che hanno una grande portata mediatica, sono state sempre un palcoscenico per manifestazioni o per, semplicemente, esporre e rendere visibile dei disagi più o meno importanti, ed è sicuro che, nonostante il divieto, qualcuno esporrà una maglia o comunque qualche simbolo delle propria terra oppressa, che reclama quanto meno…
Una corte speciale di Ankara ha fatto arrestare 22 sindacalisti accusati di terrorismo per presunti contatti con il Congresso delle Comunità Curde (Kck), a sua volta sospettato di collaborare con il gruppo armato separatista Pkk. I 22 arrestati fanno parte del Kesk, il Sindacato del settore pubblico. Altri 12 sindacalisti fermati nei giorni scorsi sono stati liberati. Sono un centinaio le persone arrestate per presunti contatti con il Pkk, fra questi decine di giornalisti e oltre 30 sindaci del Kurdistan turco. Il presidente della Fnsi Antonio Natale ha chiesto di recente al presidente del consiglio Mario Monti di sollevare, in sede di vertici Ue, anche la questione dei giornalisti turchi arrestati con l’accusa “fantasiosa” di terrorismo
Pubblichiamo l'inchiesta sui rifugiati a Roma che Frontiere News ha curato per Paese Sera (uscita in edicola nel numero di maggio 2012). Scappano da guerre, violenze, torture e persecuzioni. E arrivano soprattutto da Somalia, Afghanistan, Eritrea, Kurdistan, Etiopia, ma anche da Iran, Iraq e Birmania. Secondo gli ultimi dati della Caritas, sono circa 1.500 i rifugiati politici in lista d’attesa nella Capitale. Dalla burocrazia estenuante alla difficoltà di trovare un lavoro e una casa. Viaggio nei luoghi e tra i problemi di chi dovrebbe avere diritto all’accoglienza. Si fa presto a chiamarli rifugiati politici. Al primo settembre 2011 la lista di attesa per l'ingresso nel circuito d'accoglienza dell'Amministrazione romana era di 1541 persone (dati Caritas). Una prima “scrematura” delle migliaia di persone che nel corso del 2011 avevano avviato le pratiche per la richiesta di accoglienza nella Capitale, molte delle…