Il 29 dicembre una fortissima scossa di terremoto ha colpito la Croazia, lasciando morte e devastazione. Il sisma è stato così intenso da essere percepito anche nel nord-est dell'Italia e nelle regioni adriatiche. Il centro della piccola città di Petrinja, a circa 50 chilometri da Zagabria, non esiste più. Il nostro reportage tra i villaggi più colpiti, dove la terra continua a tremare. Testo e foto di Tatjana Đorđević Simic La regione di Sisak-Moslavina è una delle più povere in Croazia. Dopo il conflitto degli anni ‘90, l’economia si è fermata e la maggior parte della popolazione non ci è più tornata a vivere. Molte case sono rimaste abbandonate per decenni. È come se la regione non si fosse mai ripresa dalla guerra di quasi trenta anni fa. È proprio questa…
Se gli uomini haitiani in Repubblica Dominicana vengono sfruttati dalle grandi multinazionali dello zucchero, la situazione delle donne è ancora più dura. Discriminate, senza reddito fisso, molte di loro instaurano "rapporti di convenienza" più o meno espliciti con gli uomini della comunità e con i turisti internazionali in vacanza sull'Isola, esponendo sé stesse e i loro figli al rischio di gravi violenze fisiche e psicologiche. Nel nuovo libro dell'antropologo Raúl Zecca Castel, illustrato da Magda Castel, le 'mujeres' raccontano le proprie vite e i propri sogni. I bateyes sono comunità rurali di lavoratori impegnati nella raccolta della canna da zucchero nella Repubblica Dominicana. Il sistema dei bateyes fu formalmente istituito dal dittatore Rafel Trujillo all'inizio degli anni '30 per "ospitare" i lavoratori migranti haitiani la cui manodopera a buon mercato…
Un appello lanciato da 39 giornalisti del servizio radiofonico pubblico svedese punta il dito contro le discriminazioni, a volte velate a volte no, che i reporter (e più in generale i lavoratori) con un background straniero sono costretti a subire nell'insospettabile Svezia. Articolo di Joshua Evangelista Se pensiamo alla Svezia pensiamo a un paese aperto alle diversità, accogliente e rispettoso delle minoranze. Lo pensiamo perché è vero. Storicamente, la Svezia è sempre stata uno dei rifugi più sicuri per chi migra. È il terzo paese al mondo per accoglienza di rifugiati pro capite dietro Canada e Australia e nel 2015 ha registrato un record di 162.877 richieste di asilo, l'1,6% della popolazione svedese, composta da circa 10 milioni di persone. Equiparando questo dato agli abitanti degli Stati Uniti, è come…
Terza puntata della seconda stagione di Viaggia da casa, il format di videointerviste a cura di Frontiere per conoscere il mondo e le sue sfumature un paese alla volta attraverso i racconti di autori che li hanno vissuti in prima persona. Le interviste sono a cura di Joshua Evangelista e Luca La Gamma, regia di Valerio Evangelista. L’appuntamento è ogni giovedì alle 19.30 in diretta su Facebook e YouTube. https://www.youtube.com/watch?v=czYlTnvEwNA&t=46s Il paese più popoloso dell'Africa è stato al centro della discussione della terza puntata di #viaggiadacasa. Come è cambiato il migrante negli anni, chi è che migra. E ancora, come vengono usati i fondi che l’unione europea destina alla Nigeria per far sì che potenziali migranti non diventino veri migranti? E ancora, sveliamo le paure che i cittadini nigeriani vivono davanti alla SARS, il braccio…
In questo articolo Chukwuemeka Attilio Obiarinze testimonia la paura che i cittadini nigeriani vivono davanti alla polizia, e in particolare alla SARS (Special Anti-Robbery Squad), un braccio armato speciale molto violento accusato di crimini e torture. Durante il mese di ottobre ha fatto notizia anche in Occidente End SARS, un movimento sociale decentralizzato che ha organizzato una serie di proteste di massa contro la brutalità della polizia in Nigeria. Partendo dalla violenza delle forze armate, Obiarinze indaga sulla sfiducia dei cittadini verso le istituzioni e quindi verso i propri leader. “It’s a shame for leaders. Because there will be no future for Africa until they respect the dignity of their little children.” Majek Fashek in “I come from the ghetto” Verso metà mattinata arriviamo all’Ufficio Immigrazione a Ikeja, dove mamma…