Argentina, la confessione di Videla: “Chiesa sapeva dei desaparecidos”
La Chiesa sapeva. Delle sparizioni, delle torture, delle uccisioni. Sapeva, al punto che “informava le famiglie delle vittime, a patto che fosse mantenuto uno stretto riserbo sulle tragiche notizie che comunicava”. Neonati dei detenuti strappati ai genitori, dissidenti consegnati ai militari: il rapimento, l’inumana violenza, il dolore. La Chiesa era al corrente della tragedia dei desaparecidos argentini, i martiri della dittatura di Jorge Rafael Videla, l’uomo che, con un colpo di Stato, nel 1976, rovesciò Isabelita Peron e salì al potere per restarci, incontrastato, fino al 1981. Già condannato a vario titolo, per crimini contro l’umanità, a due ergastoli, all’ex…