diritti umani

Ban Ki Moon: “Aleppo rischia di restare senza acqua potabile”

“Aleppo rischia di restare senza acqua potabile”. A lanciare l’allarme è stato il segretario generale dell'ONU, Ban Ki-moon. “Se non si effettuano dei rapidi cambiamenti riguardo la sicurezza della stessa, la popolazione rischia di rimanere a secco”. Il Guardian riporta il suo intervento durante l'International Day of Biological Diversity, dove il segretario generale ha dichiarato: "Viviamo in un mondo sempre più insicuro. Spesso la domanda di acqua supera l'offerta e la qualità non riesce più a soddisfare gli standard minimi. Secondo le attuali tendenze, le esigenze future per l'acqua non saranno soddisfatte. Acqua, cibo, energia e clima sono tutte collegate.…
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Sudan: donna cristiana condannata a morte

Meriam Yeilah Ibrahim è una donna cristiana di 27 anni, ha un figlio di 20 mesi ed è all’ottavo mese di gravidanza. La ragazza è stata condannata a morte per apostasia dal tribunale di Khartum, in Sudan. Pena: impiccagione, ma non prima di aver subito cento frustate. Meriam sarà giustiziata perché il magistrato ha stabilito che è colpevole di aver abbandonato la sua fede - il padre era musulmano - accusandola di adulterio in quanto congiunta a un cristiano in un matrimonio non considerato valido dalla 'sharia'. Il giudice le aveva chiesto di rinunciare alla fede per evitare la pena…
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Ci sono urla che i governi non vogliono sentire – #StopTortura

Ci sono urla che i governi non vogliono sentire – #StopTortura

"La nostra campagna si rivolge anche all'Italia, affinché sia introdotto nel codice penale il reato di tortura e si colmi pertanto il ritardo di oltre 25 anni trascorsi dalla ratifica della Convezione contro la tortura". Amnesty International   "Ci sono urla che i governi non vogliono sentire. Provengono dal buio delle prigioni e delle stanze degli interrogatori. Sono le urla di chi viene picchiato, frustato, soffocato, stuprato, privato del sonno; sono le urla di chi viene torturato." Così Amnesty International - Italia lancia la campagna #StopTortura. "A 30 anni dalla storica adozione della Convenzione, i governi hanno tradito l'impegno a porre fine a…
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Essere collaboratrici domestiche in Qatar

Essere collaboratrici domestiche in Qatar

Alcune donne hanno testimoniato storie di abusi, inganni, violenze e diritti violati, storie d’invisibilità agli occhi di chi potrebbe e dovrebbe agire per evitare tutto questo. Una spirale di sfruttamento alimentata dall’isolamento rispetto alla propria famiglia e paese di provenienza, da uno straordinario potere nelle mani dei datori di lavoro e da un sistema legale che non è pensato per assisterle e aiutarle. di Martina Romanelli Secondo un censimento qatariota del 2010, gli impiegati stranieri nel settore domestico sono poco più di 132,000 e circa due terzi sono donne. Non sembrano esserci dati precisi sulle nazionalità delle lavoratrici domestiche ma le…
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