ebraismo

New York, migliaia di ebrei anti-sionisti in piazza contro le bombe su Gaza

New York, migliaia di ebrei anti-sionisti in piazza contro le bombe su Gaza

    Il 15 luglio, davanti alla sede della Nazioni Unite a New York, migliaia di appartenenti a Neturei Karta (gruppo internazionale di ebrei antisionisti) hanno manifestato contro i bombardamenti sulla Striscia di Gaza (foto di Neturei Karta International). LEGGI ANCHE: Bugia n.2: “Il problema di fondo è la convivenza tra religioni diverse”
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Velo e religioni, quanto ne sai? Il test

Velo e religioni, quanto ne sai? Il test

  I media occidentali hanno diffuso l'idea secondo cui la tradizione di coprire il capo femminile fosse appannaggio esclusivo della fede islamica. Ma non è così. Vi proponiamo un quiz di Judaism-Islam: sarete in grado di distinguere una fedele musulmana da una credente cristiana, ebrea, sikh o hindu? Alcune risposte potrebbero lasciarvi senza parole!   N.1 N.2 N.3 N.4 N.5 N.6 N.7 N.8 N.9 N.10 N.11 N.12 N.13 N.14   Siete sicuri delle risposte che avete dato, lo sappiamo, ma le risposte qui sotto potrebbero sorprendervi! Prima di controllarle, però, date uno sguardo a questi nostri tre articoli. - La “frumka”, il…
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La “frumka”, il velo integrale delle ultra-ortodosse che fa infuriare i rabbini

La “frumka”, il velo integrale delle ultra-ortodosse che fa infuriare i rabbini

A Riyadh lo chiamano "niqab", a Kabul "burqa", a Gerusalemme "frumka". Tutti questi termini - con le relative distinzioni e particolarità - rimandano al "velo integrale", quello che dalla testa ai piedi copre la figura femminile. "Frumka"? Nata dalla fusione di "frum" (termine yiddish che significa "devota") e "burka", questa parola indica il velo integrale usato dalle ebree ultra-ortodosse, che da qualche anno sta allarmando i rabbini israeliani.  All'inizio del 2008 una leader religiosa, tale Bruria Keren, iniziò a diffondere l'idea secondo cui una il genere femminile debba sottostare ad una forma assoluta di modestia, partendo dal modo di vestire e continuando…
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Beresheet LaShalom, ovvero l’arte che unisce i popoli

Beresheet LaShalom, ovvero l’arte che unisce i popoli

Angelica Edna Livne è una donna ebrea, nata a Roma, che si definisce "un'educatrice alla pace attraverso l'arte". La sua vita è incentrata nell'offrire ai bambini un'alternativa alla cultura della violenza e dell'odio. Ma la sua storia preferiamo lasciarla raccontare a lei stessa. Sei fondatrice di Beresheet LaShalom. Parlaci di questo progetto, la cui missione si intuisce già dallo stesso nome. Beresheet LaShalom significa "Un inizio per la pace". Nel periodo dei grandi attentati ho deciso di portare una cinquantina di ragazzi israeliani in Toscana, per dare loro un'opportunità per riacquistare la tranquillità perduta. Li ho visti disegnare un sorriso sul…
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