
L’iraniano che usò i cavilli delle leggi naziste per salvare migliaia di ebrei
Diplomatico solitario nella Parigi occupata, Abdol‑Hossein Sardari trasformò la burocrazia in un’arma di salvezza: manipolò norme, inventò un’etnia inesistente e distribuì passaporti falsi per sottrarre centinaia di famiglie alla deportazione. L’anno della nascita di Abdol‑Hossein Sardari coincide con l’ingresso del mondo nella catastrofe della Prima guerra mondiale. La Persia, come allora si chiamava l’Iran, è un regno frammentato, povero ma strategicamente essenziale, conteso tra le mire dell’Impero russo, dell’Impero britannico e, in modo più sottile, del nascente potere tedesco. In mezzo a questo teatro geopolitico nasce, in una nobile famiglia di etnia turcomanna Qajar, un ragazzo destinato a calcare le…