immigrazione

La diaspora di sangue dei migranti nepalesi: “Trattati come animali”

La diaspora di sangue dei migranti nepalesi: “Trattati come animali”

Confisca dei passaporti e ricatti da parte dei padroni, divieto di circolazione e di licenziarsi; pur di guadagnare qualche soldo da mandare alle proprie famiglie, i migranti nepalesi sono disposti ad accettare lavori usuranti e degradanti al limite della schiavitù. Arabia Saudita, Qatar, Malesia, Emirati Arabi, Kuwait e Bahrain: queste sono le principali nazioni scelte ogni anno da migliaia di lavoratori nepalesi per cercare un lavoro e una vita migliore. Ad ora il numero ufficiale degli emigrati dal Nepal è di circa 3 milioni; considerando anche gli irregolari, però, si raggiungono i 5 milioni. Assunti principalmente nell'edilizia e nell'industria pesante…
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Grillini al voto sul reato di clandestinità

Grillini al voto sul reato di clandestinità

Il blog di Beppe Grillo offre agli "iscritti certificati" la possibilità di esprimere un parere vincolante sul reato di clandestinità, che indicherà al Gruppo Parlamentare M5S del Senato come esprimersi a riguardo. Domani 14 gennaio sarà infatti votata in Senato la legge sulle "depenalizzazioni" che ha al suo interno la disposizione che abolisce il "reato di clandestinità". Il sistema di votazione sarà attivo oggi lunedì 13 gennaio dalle ore 10:00 alle ore 17:00. I risultati delle votazioni online saranno comunicati ufficialmente sul blog alle 18.00. È possibile accedere al sistema di votazione cliccando qui.
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A Lampedusa per riscrivere la geografia dei diritti

A Lampedusa per riscrivere la geografia dei diritti

di Riccardo Bottazzo Nessuno se l’è dimenticato, quel 3 ottobre. A poche miglia dalla spiaggia di Lampedusa affogavano 368 persone. Uomini, donne e bambini in fuga da guerre, fame e violenze. Uomini, donne e bambini che cercavano solo un futuro e che hanno trovato una frontiera. La frontiera di guerra di una Europa militarizzata che, anche dopo la tragedia, continua ad investire miliardi di euro in politiche di esclusione forzata a Lampedusa come a Melilla, con il muro di Evros, i pattugliamenti di Frontex, fino ad invadere la stessa sovranità di Stati terzi, esternalizzando sino al cuore del deserto libico…
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Anche la Bulgaria alza il suo muro per contrastare i flussi migratori

In un’epoca in cui si cercano di abbattere tutti i muri edificati nei secoli e presenti su diversi territori del mondo, suona con un certo scalpore la recente conferma proveniente dalla Bulgaria: “la costruzione della recinzione di 107 chilometri lungo il confine fra Bulgaria e Turchia sarà completata entro la fine di febbraio del 2014”. A dichiararlo è stato, nei giorni scorsi, il ministro della Difesa Angel Najdenov, intervistato da un’emittente radiofonica locale. Najdenov ha specificato che la recinzione sarà collocata fra i villaggi bulgari di Lesovo e Krajnovo per ostacolare l'ingresso illegale di rifugiati sul territorio del paese balcanico.…
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Leonard, dall’Uganda ai soprusi del ‘face-to-face’ all’italiana

Leonard, dall’Uganda ai soprusi del ‘face-to-face’ all’italiana

Leonard è un uomo di 44 anni; ha lasciato l’Uganda nel 1994, per raggiungere l’Italia. Da allora ha svolto diversi lavori, incontrando anche persone che hanno approfittato della sua condizione difficile e scontrandosi continuamente con la macchina burocratica italiana. La storia di Leonard non rappresenta di certo un caso isolato, e per Frontiere News vuole concludersi con un appello di solidarietà. Intervista di Eleonora Dutto Leonard perché hai scelto di lasciare il tuo paese e venire a lavorare in Italia? In Uganda ero un vigile urbano, ero giovane ed ambizioso: volevo fare un salto di qualità con un’esperienza all’estero, dove imparare…
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