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Makhmur, dove i curdi resistono da 16 anni

Makhmur, dove i curdi resistono da 16 anni

Un anno fa Joshua Evangelista e Marta Corradi presentavano al Babel Film Festival di Cagliari "Makhmur", un documentario sulla vita nel campo profughi curdo in quello che era il terreno conteso tra gli arabi e i curdi d'Iraq e occupato da undicimila curdi di Turchia in fuga dalla persecuzione per le loro idee politiche e per l'appoggio dichiarato al Pkk. Un campo profughi trasformato in un laboratorio ideologico basato sui precetti socialisti di Abdullah Ocalan. Questo è Makhmur, un villaggio di undicimila curdi nel bel mezzo del deserto iracheno costruito sulle ceneri di una fuga disumana dalla persecuzione del governo…
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Perché batteremo l’ISIS

Perché batteremo l’ISIS

di Hazem Farraj Durante la prima notte del mio viaggio in incognito in Iraq, lo Stato Islamico ha decapitato David Haines. Quella notte ho avuto un incubo che mi avrebbe aiutato a rimanere concentrato nonostante tutta la fatica emotiva. Ho sognato un uomo visibilmente più forte di me, che ostentando la sua autorità mi intimidiva. Come potete immaginare, il terrore provocato da una persona malvagia non è la sensazione più piacevole... avevo paura. In qualche modo ero consapevole, durante il sogno, che l'unica ragione per cui questo uomo malvagio avrebbe potuto essere più forte di me era semplicemente perché credevo che lo fosse. Fondamentalmente, gli…
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Iraq, l’Is uccide l’avvocatessa e attivista Samira al Nuaimy per apostasia

Mosul – E’ di poche ore fa la notizia dell’omicidio dell’avvocatessa  Samira al Nuaimy, accusata di apostasia. Samira era un’attivista per i diritti delle donne e delle minoranze; è stata torturata e giustiziata in pubblico da jihadisti dello Stato islamico. A diffondere la notizia è stato l’Alto Commissario Onu per i diritti umani, Zeid Ra’ ad al- Hussein, spiegando che la donna era stata prelevata il 17 settembre scorso dalla sua abitazione di Mosul, nel nord dell’Iraq, dopo aver a lungo criticato su diversi social network le azioni di devastazione e distruzione condotte dall’Is contro santuari e antiche moschee. Accusata…
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Amarsi nell’Iraq occupato dall’Is

Amarsi nell’Iraq occupato dall’Is

Mohammed Harith Youssif ha 25 anni, è sciita ed è di Mosul. La violenza dello "Stato islamico" lo ha reso un profugo interno. Il 1 settembre Mohammed ha coronato il suo sogno d'amore con la ventenne Reem Ahmed, sunnita e anche lei di Mosul, sposandola in una scuola di Baghdad. Secondo l'ultimo rapporto di Amnesty International (leggi qui la testimonianza di Donatella Rovera, AI-Italia, presente ora nella regione) le persone che hanno dovuto lasciare case e proprietà in Iraq, a causa della follia del sedicente "nuovo califfato", sono circa 830mila. vedi le altre foto del matrimonio su Reuters
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Noi iracheni, l’ISIS e i complici del massacro

Noi iracheni, l’ISIS e i complici del massacro

Jadoa è un giovane medico di Baghdad. Ci ha raccontato le paure del suo popolo e gli interessi in gioco dopo l'avanzata qaedista verso il sud del Paese. Due giorni fa le brigate dell'ISIS hanno occupato al-Mawsil (Mosul). Come hanno dato la notizia i media iracheni? Ho saputo dalla radio dell'occupazione della seconda città dell'Iraq. I media non sanno cosa dire. Per alcuni questi combattenti sono ribelli, ma ribelli non sono. Per altri si tratta invece di "milizie islamiche": non chiamiateli musulmani, ma non c'è niente di più lontano dall'Islam. Altri media diffondono l'idea che il premier al-Maliki sia in pieno controllo…
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