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Condannare la violenza non placherà la macchina del fango contro i musulmani

Condannare la violenza non placherà la macchina del fango contro i musulmani

L'imam Shaykh Luqman critica le prese di posizione pilotate che i musulmani devono esporre puntualmente dopo ogni tragedia di matrice fondamentalista. DI SHAYKH LUQMAN Non prendo con leggerezza la perdita di una vita innocente che Allah aveva dichiarato inviolabile. Una vita innocente è sacra a prescindere da razza, credo, colore, religione, nazionalità ed etnia. E' Allah che garantisce la vita e nessuno può privarla in maniera illegittima. Quando una persona muore, anche le vite delle altre persone vengono colpite. La tragedia si amplifica quando persone innocenti sono uccise senza pietà, macellate, freddate, decapitate, massacrate, fatte saltare in aria, magari attraverso un attacco…
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La strage di Parigi e il grande selfie universale del lutto

La strage di Parigi e il grande selfie universale del lutto

di Luca Bauccio Sembra la notte di capodanno. Tutti un po' sbronzi a ripetersi le stesse cose senza senso. La nostra dannazione sarà la nostra coscienza perduta. Requiem. “Che vuoi dire? ”, così un commento su Facebook. Voglio dire che quando ignori lo sterminio di trecento mila persone, 100 Parigi per 3000 volte in 3 anni ossia la media di quasi tre Parigi al mese, come puoi di fronte al tuo piccolo male dire cose sensate, oneste, credibili? Dalle dichiarazioni dei governanti a quelle dei giornali e dei loro lettori tutto mi pare un circo del non senso, una fiera…
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Noi iracheni sunniti devastati da Isis e milizie sciite

Noi iracheni sunniti devastati da Isis e milizie sciite

Laith è uno dei tanti giovani iracheni emigrati in Giordania alla ricerca di un futuro migliore, lontano dalla violenza settaria e dalle crudeltà perpetrare dall’ISIS. È arrivato ad Amman nel 2013 e da allora si divide fra università e lavoro, cercando di vivere il più possibile lì quella vita normale che gli è stata negata a Bagdad. Prima di quella data, nel 2012, la percentuale di iracheni presenti sul territorio del Regno Hashemita era pari al 7%, ma, col precipitare degli eventi nella Mezzaluna fertile lo scorso anno, l’UNHCR ha registrato un afflusso giornaliero di 250 persone in cerca di…
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Faccia a faccia col nemico

Faccia a faccia col nemico

di Joshua Evangelista e Valerio Evangelista, foto di Monica Ranieri (Frontiere per LookOut - maggio/giugno 2015) "Basta che superi questo palazzo e la vedi”, ci dice Ahmed, un professore di matematica fuggito da Raqqa che ora insegna frazioni ed equazioni ai figli dei profughi siriani. E in effetti è così: oltre una recinzione spinata, a circa 300 metri, si erge nel cielo la ben nota bandiera nera con la shahada bianca, stendardo dello Stato Islamico. Prima del Trattato di Ankara del 1921, Akçakale e Tell Abyad erano un’unica città. E i rapporti commerciali sono stati buoni fino al 2011, quando…
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A Roma, con il cuore a Suruc

A Roma, con il cuore a Suruc

di Giulia Sabella Cahide è vestita di nero. È inginocchiata a terra e con cura, senza fretta, dispone dei fiori intorno alla foto che ritrae alcuni dei ragazzi curdi uccisi il 20 luglio a Suruç, nel Kurdistan turco. Anche lei è venuta in piazza della Repubblica a Roma per partecipare al presidio organizzato da Uiki Onlus e Rete Kurdistan in sostegno alle vittime del Centro culturale di Amara. «Tutto il popolo curdo è la mia famiglia – spiega – e io oggi ho perso la mia famiglia». Con lei in piazza ci sono un centinaio di persone: curdi, italiani, attivisti e…
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