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Firmati due nuovi accordi con la Libia per il controllo delle frontiere

  di Manuele Petri Era il 30 agosto del 2008 quando a Bengasi il decaduto Silvio Berlusconi firmava il “Trattato di amicizia, partenariato e cooperazione tra Italia e Libia” con il defunto Muammar Gheddafi. Era l'inizio della politica dei respingimenti voluta fortemente dall'allora Ministro dell'Interno Maroni e dalla Lega, detentrice della golden share di quella maggioranza. Nonostante le denunce dell'Unhcr, di Amnesty International e di Human Right Watch, quegli accordi sono in gran parte ancora validi. Dopo la caduta del Rais, il governo Monti li ha infatti rinnovati eliminando la parola “respingimenti”. Si è mantenuta, però, l'impostazione di fondo del trattato…
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Due sequestri in città, l’instabile ottobre della nuova Tripoli

Due sequestri in città, l’instabile ottobre della nuova Tripoli

di Alessandro Pagano Dritto L’ottobre appena passato sarà ricordato in Libia soprattutto per due eventi, che sono due rapimenti. Il primo, avvenuto il 5 del mese, ai danni del cittadino libico e presunto qaedista Nazih al Ragye, noto con lo pseudonimo di «Abu Anas al Libi»; il secondo invece, avvenuto appena cinque giorni dopo, ai danni del Primo Ministro del paese, Ali Zeidan. Il primo, nonostante alcune recenti versioni differenti, sarebbe avvenuto ad opera di forze speciali statunitensi – la Delta Force dell’esercito accompagnata da elementi della CIA e dell’FBI e, sembra, anche da personale libico – il secondo invece…
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Libia, i conti col passato di Gheddafi jr e le responsabilità di Hillary Clinton

Libia, i conti col passato di Gheddafi jr e le responsabilità di Hillary Clinton

di Alessandro Pagano Dritto I conti col passato. Un'altra tappa del processo al figlio di Muammar Gheddafi Seif al Islam e al suo capo dell’intelligence Abdullah Senussi. Sulla loro sorte si gioca l’immagine internazionale della Libia e, nel primo caso, anche il rapporto delle forze interne. [Leggi] Economia. Il workshop FDILibyadi Londra sembra sancire un importante legame economico con l’Inghilterra di David Cameron, cui il Primo ministro libico Ali Zeidan ha fatto visita. Non solo Inghilterra, comunque, tra i partner economici libici, anche Francia e Italia. La statunitense Exxon Mobil Corporation minaccia il ritiro se il blocco dei terminali petroliferi dovesse continuare.…
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Libia, centinaia di migranti espulsi in Niger. Soffrono la fame

Libia, centinaia di migranti espulsi in Niger. Soffrono la fame

Circa 1500 migranti, originari di diversi paesi dell’Africa occidentale, sono stati espulsi dalla Libia e si trovano ora nel nord del Niger. Lo hanno riferito fonti di stampa locali, sottolineando che molti di loro soffrono la fame e sono bisognosi di aiuto. L’agenzia algerina Aps ha riportato inoltre che nel trasferimento da un centro di detenzione libico alla frontiera del Niger sarebbero morti due migranti. Gli altri sono stati trasportati a bordo di 10 camion militari fino ad Agadez. In questa città centinaia di migranti hanno chiesto assistenza ai rappresentanti del Comitato Internazionale della Croce Rossa (Cicr). La Libia, terra…
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L’islamismo in Libia, prima e dopo Gheddafi

L’islamismo in Libia, prima e dopo Gheddafi

Fratelli Musulmani e Movimento per il Cambiamento: due partiti islamisti in Libia prima e dopo il Raìs. di Alessandro Pagano Dritto  All’apertura della dieci giorni di conferenze organizzata dalla Fratellanza Musulmana nel quartiere di Mina al Shaab di Tripoli c’era anche un ex componente del Gruppo islamico libico combattente (Libyan Islamic Fighting Group, LIFG), Sadi al Saadi: ascoltava le parole del nuovo presidente della Fratellanza, Bashir Kabti, eletto nel novembre 2012. All’assemblea Kabti parlava di quella che secondo lui doveva essere la nuova Libia del dopo Gheddafi: uno Stato democratico e civile con un «quadro di riferimento islamico», per cui ogni…
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