maschilismo

India, uccide la figlia di tre mesi: “Volevo un maschio”

India, uccide la figlia di tre mesi: “Volevo un maschio”

I medici che l'hanno accolta lunedì l'hanno trovata piena di ferite sulla testa, abrasioni e morsi sul corpo. La piccola Neha Afreen è stata uccisa dal padre, a soli tre mesi di vita, per il suo sesso. Lui voleva un maschio. La madre Reshma Banu ha dichiarato che il padre era pieno di rabbia nei confronti della piccola ma anche nei confronti della donna stessa, in quanto si è rifiutata di abortire o di abbandonare la figlia; ora lui è in carcere. Il rifiuto delle figlie è una realtà diffusa in India; tra i neonati ogni 1000 maschi ci sono 914…
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Nuova conquista per le donne saudite: ora possono partecipare alle gare di equitazione

Nuova conquista per le donne saudite: ora possono partecipare alle gare di equitazione

Un piccolo ma significativo successo per le donne saudite. A partire da settembre, a Gedda le donne potranno prendere parte alle gare di equitazione. La responsabile del progetto, Salma al-Qahtani, in un'intervista rilasciata al quotidiano al-Hayat dice che venti donne potranno prendere parte alle gare, prima era riservate esclusivamente agli uomini. Le donne verranno precedentemente scelte ed addestrate come cavallerizze per un mese all'Accademia Reale dell'Equitazione di Gedda, città nell'ovest del paese. Qahtani afferma che questo è un progetto molto importante, considerato il fatto che alle donne che vivono nella monarchia di re Abdullah non è finora permesso di cavalcare…
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Violenze domestiche, la subcultura maschilista e intollerante non è una scriminante

Violenze domestiche, la subcultura maschilista e intollerante non è una scriminante

La corte di Cassazione, con la sentenza 5 luglio 2011 n. 26153, ha respinto il ricorso di un coniuge che maltrattava la consorte. L'uomo, Nazareno C., ha maltrattato la moglie per trent'anni iniziando già due giorni dopo il matrimonio. "Atteggiamenti derivanti da subculture in cui sopravvivono autorappresentazioni di superiorità di genere e pretese da padre-marito-padrone non possono rilevare né ai fini dell'indagine sull'elemento soggettivo del reato né a quella concernente l'imputabilità dell'imputato". Con queste parole la Corte ha deciso, una volta per tutte, che la "subcultura maschilista e intollerante" non è una scriminante del reato.
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