medio oriente

“Vergognati di quel braccialetto”

“Vergognati di quel braccialetto”

Di Joshua Evangelista e Valerio Evangelista Se non ci fosse la crisi economica di mezzo potremmo dire che quello per la nostra vecchia Peugeot è un mero ancoraggio affettivo. Perché la signora, nata nel lontano '88, ci ha portato ovunque senza mai lamentarsi. Tossendo e soffrendo senza pause. Almeno fino a stamattina, quando ha deciso di riposarsi per sempre sull'A24, tra Avezzano e Celano. Non certo un buon momento per sputare un oceano di vapore di richiamo cinematografico (con tanto di fuga plastica da parte nostra per evitare un'esplosione che per fortuna non c'è stata), visto che ci aspettava una giornata…
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Once again, seeking my freedom

Once again, seeking my freedom

Once again, I'm writing in my own space and now I can practice my freedom where nobody can take it away from me. I'm writing again in the simple language that I always wanted to use, far away from all the complexity that writing for a newspaper can impose. I wouldn't say that this limits a writer, it's just a different style that pushes you to seek a form of communication that allows you to be just SIMPLE. Here I'm just making my introduction, explaining how I want things to be in my own place. I used to write for…
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Cari attivisti occidentali, non vogliamo la vostra compassione

Cari attivisti occidentali, non vogliamo la vostra compassione

C'è un latente sentimento di superiorità che a volte prende le sembianze del paternalismo. Nessuno vuole essere compatito, né vuole avere il ruolo della vittima; la solidarietà ha più valore della pietà. Non etichettateci come "vittime". di Mohammad Abu Hajar, attivista siriano e rapper Noi, nuova generazione di mediorientali immigrati in Europa, veniamo da paesi dove la morte in guerra è quasi diventata un evento banale; ora mi trovo invece in un ambiente dove la guerra è recepita come un evento storico e non come una brutale attualità. Per noi in Medio Oriente, al contrario, la guerra è soltanto un'altra…
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Profuga a 107 anni, un secolo di Siria negli occhi di Sabria

Profuga a 107 anni, un secolo di Siria negli occhi di Sabria

Più di un secolo di storia negli occhi di Sabria Khalaf, una profuga curdo-siriana di 107 anni che ha attraversato Turchia, Grecia e Italia per raggiungere la Germania. Dalla fine dell’Impero Ottomano alle Primavere arabe, Sabria ha vissuto le fasi più calde della storia moderna del Medio Oriente tra guerre mondiali, conflitti arabo-israeliani e colpi di stato. Eugenio Dacrema si è divertito in un piccolo esercizio storiografico, ricostruendo le varie fasi vissute dalla Siria negli ultimi 107 anni. IMPERO OTTOMANO La storia di Sabria inizia nell’Impero Ottomano: nasce nel 1907 nell’attuale Kurdistan siriano, che a quel tempo è spartito fra i sangiaccati di Aleppo, Malatya,…
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