Campi Nomadi s.p.a., il business della segregazione dei rom
Solo nel 2013 il Comune di Roma ha speso oltre 24 milioni di euro per concentrare i rom nei cosiddetti “villaggi della solidarietà” e nei “centri di raccolta rom”, sgomberandoli così dagli insediamenti informali. Una macchina da business all’interno della quale operano 35 enti pubblici e privati, che impiegano un personale di oltre 400 individui, che usufruiscono dei finanziamenti comunali per lo più attraverso affidamento diretto e non tramite bandi pubblici. È quanto emerge dal rapporto “Campi Nomadi s.p.a.” dell’Associazione 21 luglio: un fiume incontrollato di denaro pubblico che confluisce nel “sistema campi” e che per le comunità rom non si traduce in alcun beneficio…