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Marea Nera, BP pagherà 7,8 miliardi

Marea Nera, BP pagherà 7,8 miliardi

E' stato raggiunto un accordo da 7,8 miliardi di dollari tra la British Petroleum e le parti lese della marea nera del 2010. Lo ha riferito in un comunicato il giudice della Corte federale di New Orleans, Carl J. Barbier, sottolineando che tale cifra include 2,4 miliardi di dollari per l'industria peschereccia della regione. L'accordo, che non rappresenta un'ammissione di colpa, verrà ora sottoposto al giudizio della Corte e ad ogni modo non risolve il tiremmolla con il governo federale, il maggior querelante.
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L’Iran minaccia di sbarrare Hormuz, dove passa un quinto del petrolio prodotto nel mondo

L’Iran minaccia di sbarrare Hormuz, dove passa un quinto del petrolio prodotto nel mondo

Tensione tra Teheran e Washington. L'Iran ha annunciato di voler sbarrare lo stretto di Hormuz, che divide la Penisola arabica dalle coste dell'Iran, mettendo in comunicazione il Golfo di Oman a sud-est, se la comunità internazionale dovesse adottare ulteriori sanzioni sulle consegne di petrolio per ostacolare il programma nucleare iraniano. Il Pentagono a sua volta ha replicato di essere pronto ad usare la forza. Nello stretto di Hormuz passa circa un quinto di tutto il petrolio prodotto nel mondo, per gli Usa è quindi di estrema importanza strategica evitarne la chiusura. Nel braccio di ferro l'ultima risposta è stata, per ora, di…
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Liberata la Savina Caylyn dopo 10 mesi di sequestro

Liberata la Savina Caylyn dopo 10 mesi di sequestro

Dopo quasi 11 mesi di sequestro la petroliera italiana Savina Caylyn è stata liberata. Cinque pirati somali a bordo di un barchino avevano attaccato la nave l'8 febbraio scorso e, dopo un duro scontro, l'hanno sequestrata; l’equipaggio era di 17 indiani e 5 italiani, fra cui il comandante Giuseppe Lubrano Lavadera. L'obiettivo dei pirati (comandati da Ilyaas, capo del clan Murarsade) era, oltre che puntare alla petroliera, catturare i marinai indiani. Questi rappresentano infatti una merce di scambio per chiedere la scarcerazione di diversi predoni somali fatti prigionieri dalla marina indiana. Il governo Monti ha chiesto di mantenere la massima…
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Yasuni, la via ecologica dell’Ecuador: rinunciare al greggio per salvare la foresta

Yasuni, la via ecologica dell’Ecuador: rinunciare al greggio per salvare la foresta

di Emilio Garofalo In Ecuador, nell’area coperta dal verde manto della foresta amazzonica, si estende il parco dello Yasuni. Un paradiso in terra, vasto più di 900 chilometri quadrati. L’Unesco nel 1989 l’ha dichiarato “riserva della biosfera”. La qualifica dell’organizzazione mondiale è stata assegnata per salvaguardare, in quel piccolo, grande lembo di terra, la conservazione dell’ecosistema e per garantire una corretta gestione della riserva territoriale. Sepolta sotto la terra dello Yasuni giace una fortuna da 14miliardi di dollari: l’oro nero, il petrolio presente nelle viscere ecuadoregne, consentirebbe al governo di esportare centinaia di milioni di barili di greggio. L’utile sarebbe…
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Saro-Wiwa, l’eroe del Delta del Niger contro le multinazionali del petrolio

Saro-Wiwa, l’eroe del Delta del Niger contro le multinazionali del petrolio

di Maria Chiara Rizzo “Provo sgomento per la vergognosa povertà del mio popolo che vive su una terra molto generosa di risorse; provo rabbia per la devastazione di questa terra; provo fretta di ottenere che il mio popolo riconquisti il suo diritto alla vita e a una vita decente. Così ho dedicato tutte le mie risorse materiali ed intellettuali a una causa nella quale credo totalmente, sulla quale non posso essere zittito. Non ho dubbi sul fatto che, alla fine, la mia causa vincerà e non importa quanti processi, quante tribolazioni io e coloro che credono con me in questa…
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