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I giovani detenuti boliviani e la libertà recuperata nel calcio

I giovani detenuti boliviani e la libertà recuperata nel calcio

testo di Maya Koshi - foto di Florian Domergue “Qalauma” è un centro di riabilitazione per giovani detenuti, la prima in Bolivia che separa i giovani dagli adulti, inaugurato nell’agosto del 2011 presso il Municipio di Viacha (dipartimento di La Paz). Il termine “Qalauma” è una parola aymara composta, che indica “pietra” e “acqua”. Il logo del Centro rappresenta una goccia d’acqua che cade su una pietra; simbolizza, da un lato, la fragilità dello sviluppo dei giovani quando sono inseriti in un contesto violento ed alienante e, dall’altro, invita alla determinazione nell’andare avanti in un ambiente basato sulla cultura del…
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Basket, ghigliottina sul razzismo: la NBA sospende a vita il patron dei Clippers Sterling

“Puoi dormire con i neri, puoi fare quello che vuoi con loro, l’unica cosa che ti chiedo è di non portarli alle  mie partite. Perché ti fai fotografare con la minoranza? Non postare foto di Magic su Instagram…e soprattutto non portarlo alle mie partite! Mi da molto fastidio il fatto che uno sia obbligato a far vedere al mondo di essere in buoni rapporti con i neri. Bisogna farlo per forza?!”  Queste recenti  e scioccanti dichiarazioni di Donald Sterling, proprietario dei Los Angeles Clippers (seconda squadra NBA della città attualmente impegnata nei play off per il titolo ndr) hanno suscitato…
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Monaco 1972, a 41 anni dal massacro degli atleti israeliani

Monaco 1972, a 41 anni dal massacro degli atleti israeliani

Il 5 settembre di 41 anni fa, alle 4 del mattino, un commando terroristico palestinese (chiamato " Settembre Nero") fece irruzione nelle camerate degli atleti israeliani partecipanti alle Olimpiadi estive di Monaco; l'intenzione era quella di sequestrarli per ottenere la liberazione di detenuti palestinesi dalle carceri israeliane. "Settembre Nero" era un gruppo terroristico laico-socialista, fondato nel 1970 da fedayn palestinesi. Il nome fu scelto a seguito degli avvenimenti del 16 settembre 1970, quando re Hussein di Giordania diede luogo ad una violenta repressione contro gruppi armati palestinesi ritenuti responsabili di destabilizzare lo Stato. Yossef Gutfreund, uno degli atleti della squadra…
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Tifosi del Beitar Jerusalem: “No a ceceni in squadra, ci sia purezza etnica”

Tifosi del Beitar Jerusalem: “No a ceceni in squadra, ci sia purezza etnica”

Arcadi Gaydamak, l'imprenditore israelo-russo proprietario della squadra di calcio Beitar Jerusalem, è intenzionato ad acquistare due giocatori ceceni, Zaur Sadayev e Dzhabrail Kadiyev. Questa volontà non è andata a genio ai tifosi del club che sabato, nel match contro il Bney Yehuda, hanno protestato intonando canti razzisti e islamofobici e hanno inneggiato alla "purezza etnica" del Beitar. Gli striscioni da loro esposti riportavano slogan come "Beitar pura per sempre" e "70 anni di principi". Il club, i cui ultras sono noti per gli atti vandalici nei negozi arabi e per l'accesa xenofobia, mantiene il triste primato di essere l'unica squadra israeliana a…
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La sfida delle donne musulmane nel mondo dello sport

La sfida delle donne musulmane nel mondo dello sport

Sertaç Sehlikoglu è una giovane blogger turca che ha fatto dello sport il target della sua informazione. Attraverso il suo blog parla alla comunità musulmana, e non solo, di quanto potenziale esista tra le sorelle che si dilettano negli sport. Dottoranda in antropologia sociale all'Università di Cambridge, si è laureata prima in Sociologia ad Istanbul e poi in antropologia alla Concordia University di Montreal. A noi di Frontiere News racconta la sua avventura con il blog e quanto, nel corso degli anni, sia stato importante parlare della realtà femminile usando lo sport. Intervista di Ilaria Bortot Cosa ti ha fatto…
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