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La migliore risposta al razzismo di Donald Trump

La migliore risposta al razzismo di Donald Trump

Il magnate statunitense Donald Trump – che secondo Forbes è il 314esimo uomo più ricco al mondo con un patrimonio stimato in 2,9 miliardi di dollari – il 16 giugno 2015 ha annunciato formalmente la propria candidatura alle presidenziali del 2016 con un evento a New York, nella sua Trump Tower attaccando Obama, il terrorismo islamico e la Cina e affermando che "l'America ha bisogno di un vero leader per ritornare grande" (QUI il riassunto del suo discorso in 15 frasi imbarazzanti, tra cui: "Gli USA sono diventati una discarica per i problemi di tutti gli altri. Grazie"). Tra i vari vaneggiamenti del candidato repubblicano, quello sulla minaccia dei messicani che stuprano persone e…
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Raccogliere le fragole per meno di 60 dollari a settimana

Raccogliere le fragole per meno di 60 dollari a settimana

I braccianti della Baja California (stato messicano all'estremo nord-ovest del Paese) lottano contro una vita di estrema povertà, frustrazione e condizioni lavorative disumane. Genaro Perfecto, un lavoratore di 38 anni di San Quintin (a sud di Tijuana), dorme con la famiglia in una minuscola baracca di legno, poggiando la testa sulla nuda terra. Per raccogliere tra i 110 e i 200 chili di fragole al giorno (tra le 242 e le 440 libbra) guadagna dai 56 ai 79 dollari a settimana. Queste fragole vengono poi vendute negli Stati Uniti, per un prezzo medio pari a 5,19 dollari al chilo. Guarda QUI tutte le foto di Edgard Garrido per Reuters sui…
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Cento anni di ipocrisie sul genocidio degli armeni

Cento anni di ipocrisie sul genocidio degli armeni

di Joshua Evangelista La notte del 24 aprile 1915 il Governo ottomano arrestò ed imprigionò circa 250 intellettuali armeni. Iniziò quello che tutti noi conosciamo come Genocidio degli armeni. Tra la primavera e l'estate del 1915, in tutte le aree non coinvolte direttamente nella guerra, gli armeni furono deportati dalle proprie abitazioni. Gruppi composti da decine di migliaia di persone tra cui donne e bambini furono guidati, per centinaia di chilometri, verso il deserto siriano. Ufficialmente si chiamava “programma di reinsediamento”. Le testimonianze dei sopravvissuti sono colme di racconti sul trattamento brutale dei deportati. Delle vere e proprie marce della…
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Proteste a Tirana contro la proposta di smantellare le armi chimiche siriane in Albania

Proteste a Tirana contro la proposta di smantellare le armi chimiche siriane in Albania

Centinaia di persone ieri hanno protestato di fronte all'ambasciata Usa a Tirana contro l’ipotesi di smantellare l’arsenale chimico siriano in Albania. La notizia è cominciata a circolare la scorsa settimana quando da più parti è emerso il nome dell’Albania come possibile destinazione dell’arsenale di Assad. Da allora si susseguono le manifestazioni che ieri sono culminate con la protesta contro gli Stati Uniti, individuato come il Paese che in questo momento sta facendo maggiori pressioni sul governo albanese. Il Premier socialista Edi Rama, che da soli due mesi ha sostituito Sali Berisha, ha ammesso di aver parlato al telefono con il…
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La tratta dei 20mila bambini messicani

La tratta dei 20mila bambini messicani

Sono in fuga da una delle aree più pericolose del mondo, un affare ghiottissimo per la criminalità organizzata. Parliamo di bambini, bambine e adolescenti centroamericani, migranti non accompagnati con altissimo rischio di entrata nei circuiti della tratta. Un affare che frutta alla criminalità organizzata 10 miliardi di dollari all’anno.  A lanciare l'allarme è Soleterre, che nel suo recentissmo report “Il cammino della paura – I diritti violati dei migranti e dei loro difensori in Messico”  descrive la tratta dei minori come il business più redditizio per la criminalità messicana dopo il traffico di armi e droga. E le vittime designate sono soprattutto i…
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