La storia di Vincent Rose, 2 anni in carcere da innocente

Un extracomunitario reo fa sempre notizia e scalpore. Poche volte, anzi mai, si parla di errori giudiziari a danno degli immigrati. Notizie Radicali ha raccontato la storia di Vincent Rose, un nigeriano che ha trascorso due anni e tre mesi in carcere, con la prospettiva di trascorrerne lì dentro altri 18. L’accusa era di aver rapito le due figlie costringendo la madre a prostituirsi.

Il travaglio di Vincent inizia il 15 giugno 2010. Arrivato da Palermo alla stazione di Firenze, insieme a due bambini uno di quattro anni e l’altro di due mesi, viene fermato dalla polizia. La denuncia, partita dalla madre dei due figli, anche lei nigeriana, è precisa: i bambini sono stati rapiti, tenuti come ostaggi per costringerla a prostituirsi. Lui si difende, dicendo che a Palermo conducevano una vita di stenti. Nessuno gli crede. Le accuse della donna sono credibili e Vincent viene arrestato.

Nella storia entra in scena Ferdinando Di Franco, avvocato di Palermo, che si appassiona alla vicenda. Mentre ricostruisce la storia, Ferdinando scopre alcuni movimenti sospetti che non coincidevano con le dichiarazioni della donna. Secondo la madre dei due figli Vincent era fuggito da giorni, invece secondo i tabulati telefonici risultava che stessero ancora insieme. Si cerca così la donna, ma niente. Sparita senza chiedere la restituzione dei figli.

Alla fine il Giudice per le indagini preliminari dichiara che non ci sono elementi per aderire all’accusa che ha chiesto 18 anni. Vincent viene assolto dopo aver trascorso due anni e tre mesi dentro la cella. Da innocente. Ora i bambini sono ancora in un istituto di Firenze. Della donna non ci sono notizie. Vincent dovrà ricostruire la sua vita, già difficile perché immigrato.


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